Azioni italiane: torna la fiducia su due titoli

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Un ritracciamento in atto? Di sicuro Piazza Affari è in calo. Ma c’è ancora fiducia sul sistema Italia e su due azioni italiane in particolare.

La questione politica

Al giro di boa della mattinata il Ftse Mib perdeva l’1,54%. Sul banco degli imputati ancora la politica che, con il ritorno delle tensioni interne alla maggioranza, ha acuito i problemi di fondo che già serpeggiavano. Nelle ultime ore, però, le divergenze sembrano iniziare ad appianarsi, o almeno l’approccio di entrambi i vicepremier tende ad ammorbidirsi.

Due titoli in auge

Ma il sistema Italia non viene messo in dubbio, tanto che è rimarcata la fiducia su due titoli in particolare: Unicredit e Stm.

Addirittura in queste ultime ore STM sta andando anche controcorrente rispetto al mercato italiano. Qualche minuto prima delle 14 il titolo leader dei semiconduttori viaggiava a +2%. Tanto che da Banca Akros non hanno esitato a mettere pole position per l’azienda un rating buy. La spinta arriva dai conti del secondo trimestre che, a fine luglio (per la precisione il 24), dovrebbero evidenziare un calo dei ricavi nel secondo trimestre che, però, è visto in aumento già dal terzo.

Fra le azioni italiane buone notizie per STM

Proiezioni interessanti se si guarda al più ampio spettro dell’intero settore che da tempo è sotto pressione, complici le tensioni sul commercio internazionale. Ma non è l’unica nota positiva per STM.

Tsmc ha comunicato una guidance di ricavi per il terzo trimestre con un +3% anche grazie ad Apple, cliente anche di STM. Insomma, un cambio della musica che potrebbe trovare accordi interessanti anche per il terzo e quarto trimestre dell’anno.

C’è poi il secondo candidato: Unicredit. Questa volta a votare per il colosso del credito tricolore è un collega: Deutsche Bank.

Ok di Deutsche su Unicredit

Secondo il gigante teutonico (DBK) il merger già annunciato e poi rimandato con Commerzbank non solo è possibile ma anche auspicabile. Sarà infatti questo a dare un’accelerazione alle operazioni di pulizia sui conti di Unicredit, operazioni che sono già state intraviste dal mercato. Risultato: +17,7% da gennaio

Una view, quella di Deutsche Bank, condivisa anche dal CEO stesso di Unicredit, Jean Pierre Mustier il quale ha già annunciato di essere all’opera su un piano da presentare a fine anno. Indiscrezioni parlano di una strategia che, per facilitare l’intera operazione, porterà alla divisione dei due rami, quello tedesco e quello italiano.

Approfondimento

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