Azioni del settore farmaceutico con alti dividendi

Azioni del settore farmaceutico

Tra i titoli a Wall Street che generano alti rendimenti con i loro dividendi, ci sono anche le azioni del settore farmaceutico. In questo  particolare settore vanno però individuati i titoli azionari Blue Chips, che notoriamente generano alti dividendi. Le aziende di cui parleremo hanno bilanci solidi, gestioni oculate e prodotti innovativi in laboratorio che potrebbero aumentare ancor di più i loro fatturati. E a supportare tutto ciò anche il dividend yield di tutto rispetto. L’attuale situazione politico-economica spinge gli investitori lontano da titoli ad alta volatilità, puntando soprattutto sui “long term stocks” adatti alla diversificazione del proprio portafoglio.

C’è da dire che il rischio, anche su questa tipologia di titoli, è sempre dietro l’angolo. Stiamo parlando, ad esempio, delle possibili complicazioni relative alle normative sui farmaci che l’amministrazione Trump potrebbe mettere in atto, producendo di fatto una piccola battuta d’arresto per le aziende che ne risentirebbero. Non è un mistero che la Casa Bianca abbia criticato alcune Big del settore per la loro politica sui prezzi delle prescrizioni dei farmaci. (si veda, ad esempio,  Medicare).

Ora andiamo ad analizzare le azioni del settore farmaceutico che potrebbero rappresentare una stabilità per l’investitore in un clima di alta volatilità.

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Johnson & Johnson

Johnson & Johnson (JNJ), è una multinazionale statunitense che produce farmaci, apparecchiature mediche e prodotti per la cura personale e l’automedicazione, fondata nel 1886. È considerata unanimemente un colosso del settore sanitario, con una capitalizzazione di mercato di $ 377 miliardi.  La società ha nel tempo diversificato il suo core business in tre rami fondamentali, cosa che ha aumentato il cash flow in modo esponenziale, oltre a permettere una resistenza nel tempo agli eventi macro-economici.

Se analizziamo il grafico del titolo ci rendiamo subito conto che, tralasciando il tonfo di fine anno, la società ha guadagnato il 10% dall’inizio dell’anno. In time frames più brevi, però, il titolo sembra essere in zona ipercomprato. Quindi attenzione alla prossimo livello di resistenza. Infine per chi volesse ancor di più essere positivo verso il titolo, va detto che ha un dividend yield del 2,7% su base annuale e che perdura da quasi 50 anni.

GlaxoSmithKline

GlaxoSmithKline (GSK) è un’azienda farmaceutica britannica con sede a Londra. Nata nel 2000 per fusione di Glaxo Wellcome e SmithKline Beecham, a fine 2016 GSK era al decimo posto nel mondo per importanza. L’azienda ha vissuto gli ultimi 5 anni in condizioni non favorevolissime, nonostante gli sforzi per aumentare i fatturati da parte del management. I problemi sono nati principalmente per la mancanza di un cavallo di battaglia, in questo caso un farmaco, che potesse realmente segnare alti profitti ed aumentare il valore della compagnia. E questo contestualmente al fatto che i competitors invece, erano riusciti a fare meglio.

Il titolo ha avuto una performance da inizio anno tutto sommato positiva, con un discreto 5%, portandosi attualmente sui 40$ per azione, e se analizziamo anche l’ottimo dividend yield del 5,1%, questo titolo azionario offre grosse potenzialità per chi volesse acquistarlo.

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