Azioni che salgono per sempre

Azioni che salgono per sempre

Esistono azioni che salgono per sempre? E se sì, quali sono e come riconoscerle?

Azioni che salgono per sempre. Cosa sono?

Chi investe in azioni lo fa per guadagnare. Ma a volte è costretto a vendere per riuscire a evitare perdite. Uno svantaggio che costringe chi investe a dover seguire l’andamento dei mercati oltre a potenziali perdite anche per le commissioni.

Non sarebbe meglio trovare azioni che salgono per sempre in modo da avere costantemente un capitale rivalutato nel tempo?

Alcuni investimenti possono aumentare con il passare degli anni? Quali sono e come riconoscerli?

Azioni che salgono per sempre. Come riconoscerle

La prima regola è guardare allo storico. Un’azione che statisticamente tende a portare a casa più risultati positivi che negativi si può considerare un’ottima candidata per diventare un’azione che sale per sempre. Ovviamente nessun titolo è una certezza per il futuro, ma il passato può essere senza dubbio un interessante biglietto da visita. Altra regola da ricordare è considerare il mercato e i megatrend. Un esempio? General Motors è stato da sempre considerato come titolo, un assegno in bianco.

Almeno fino a quando non è arrivata la grande crisi del 2009 ed è andata in bancarotta. Altro esempio? Polaroid e Kodak erano viste come inespugnabili. Poi è arrivato il cellulare. Nokia? Lo stesso: leader del settore telefonia mobile, si è seduto sugli allori per perdere inevitabilmente la guerra dell’innovazione.

Il caso Microsoft (MSFT)

Microsoft ha rischiato di fare la stessa fine. Dopo aver avuto il merito di aver portato il PC in ogni casa, si stava fossilizzando. Con l’arrivo di Apple il rischio di trasformarsi in un dinosauro era diventato concreto. A salvarla ci ha pensato il suo attuale CEO Satya Nadella. Tutto questo per dire che azioni che salgono per sempre sono quelle che investono nel futuro senza focalizzarsi su un solo settore.

Titoli che salgono per sempre

Tradotto in titoli: Alphabet (che parte da Google ma punta anche ai veicoli autoguidati) o Amazon (leader dell’ecommerce ma con uno sguardo all’industria aerospaziale, alimentare e persino editoriale). Nomi che, sebbene possano soffrire momentaneamente per una trimestrale, di certo hanno liquidità sufficiente e strategie industriali lungimiranti.

E per l’Italia?

Volendo ci si può orientare sulle utility come Enel la quale, pur concentrandosi sul settore dell’energia elettrica, guarda con favore al settore delle rinnovabili (viste in crescita nel futuro) e a collaborazioni per quanto riguarda le telecomunicazioni.

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