Azioni che potrebbero volare con il Conte bis

Azioni che potrebbero volare

Nella mattinata del giuramento di un ritrovato governo Conte bis, arriva anche la benedizione di S&P. Quali sono  le azioni che potrebbero volare e da preferire in questo nuovo contesto?

La view di S&P

Sembra vada tutto bene in questo inizio di mattinata. Non solo l’ok al governo Conte bis da parte della politica con il giuramento dei ministri, ma anche un contratto esteso a 29 punti dai 21 iniziali, per mettere d’accordo l’anima giallorossa del nuovo esecutivo. E ancora. S&P che benedice il nuovo assetto politico italiano visto come positivo per i conti pubblici. inoltre, allargando la visuale, una Brexit che, per quanto possibile, vede escluso un no deal ma anche nuove elezioni.

Piazza Affari in crescita

Infatti il premier Boris Johnson non solo è stato battuto dalla Camera dei Comuni che ha votato in blocco e a tempo di record, una legge per evitare il no deal, ma anche, altrettanto in blocco, contro possibili nuove elezioni come evocato dallo stesso premier. Ecco allora che a Piazza Affari si superano i 21.800 punti con uno spread che scende in continuazione fino ad arrivare al di sotto dei 150 punti.

Azioni che potrebbero volare a Piazza Affari

Da qui un panorama ideale non solo per gli istituti finanziari ma anche per gli industriali come Leonardo, FCA, Pirelli e STM che, difatti, occupano i primi posti tra i best performer del Ftse Mib. I particolare nel caso di FCA si può festeggiare anche il risultato ottenuto ieri tra i vertici aziendali e il ministero del Lavoro per il rinnovo dell’ammortizzatore sociale di settembre con il rinnovo di quest’ultimo per 12 mesi.

Nel quadro generale che si sta formando, anche gli orizzonti delle tensioni commerciali sembrano affievolirsi. Usa e Cina collaborano al clima di serenità confermando anche i colloqui bilaterali di ottobre, nonostante le ultime schermaglie con l’entrata in vigore di dazi e contro-dazi di settembre.

I fattori extra

A dare una mano anche il risultato del Beige Book, che inquadra la situazione economica dei 12 distretti in cui opera la Federal Reserve, che tra metà luglio e fine di agosto ha visto un’espansione “a passo moderato” degli Stati Uniti. Tutto questo potrebbe presto essere ulteriormente sorretto da una Bce accomodante che il 12 settembre, secondo le previsioni, potrebbe dare le prime concrete indicazioni di un allentamento monetario che si presenta provvidenziale per l’Italia ma contrastato in seno all’Europa.

Approfondimento

Titoli azionari citati nell’articolo Raccomandazioni e Schede tecniche

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