Azionario globale in uno scenario complesso

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Quello che si sta delineando sull’azionario è uno scenario tuttora complesso.

Banche centrali ed utili

Come sappiamo le banche centrali a inizio 2019 hanno deciso di cambiare la rotta del cammino tracciato a fine 2018. La Fed probabilmente non alzerà ancora i tassi per tutto il resto dell’anno e diminuirà il bilancio anzitempo. Intanto la Bce si manterrà ancora paziente e i mercati hanno gradito la cosa. Il problema è che la fragilità di fondo dell’economia internazionale è rimasta quasi intatta.

Pochi, infatti, gli avvenimenti che hanno permesso di sperare in un rafforzamento.

Nulla di concreto all’orizzonte dell’azionario

La guerra commerciale tra Usa e Cina è stata sospesa ma di fatto non ci sono accordi. Così come non ci sono accordi per la Brexit ancora nel limbo delle scadenze rimandate.

Per questo motivo quello che si vede è uno scenario complesso. Infatti se, come detto, le banche centrali hanno deciso di essere caute e sostenere ancora i mercati finanziari, gli utili potrebbero dimostrarsi in rallentamento.

Con una conseguenza anche peggiore: non riuscire a sostenere gli altissimi livelli di indebitamento. Livelli aumentati proprio con le politiche accomodanti delle banche centrali. Politiche che, come detto, non solo sono tornate, ma continueranno ad esserci anche negli anni a venire.

Ultimo esempio: proprio in queste ore la Banca centrale del Giappone ha confermato il tasso negativo sui depositi a -0,1% impegnandosi per tassi di interesse bassi fino ai primi mesi del 2020.

Il motivo?

Nonostante le politiche di stimolo, il target al 2% dell’inflazione non sarà raggiunto se non nel 2022.

Situazione internazionale ancora confusa

Si tratta, quindi, di un’ultima conferma di quanto già si iniziava a sospettare. Lo scenario macro nei prossimi mesi si presenta molto complesso. Le politiche monetarie hanno fatto brindare i mercati ma hanno nascosto una realtà peggiore. I vari Quantitative Easing non hanno dato forza alle economie nazionali favorendo, paradossalmente, un indebitamento estremo delle società.

Queste ultime, a loro volta, non potranno contare su un aumento delle entrate e, inoltre, dovranno combattere anche con un aumento del costo del lavoro e dei salari.

Cosa significa questo? Che gli utili in calo, qualora dovessero peggiorare, porterebbero i flussi di cassa ad un livello troppo basso per sostenere il debito.

Le previsioni sul’azionario

Partendo da queste constatazioni le previsioni parlano di guadagni nell’immediato, soprattutto anche come retaggio dell’ultimo rally del primo trimestre 2019. Ma i mercati, che come sempre anticipano le tendenze, potrebbero vedere successivamente una correzione. A rafforzare le tendenze ribassiste, anche le possibili perturbazioni derivanti dalle prossime elezioni europee, elezioni che, dalla Brexit all’instabilità politica italiana, potrebbero portare più di una sorpresa. Brexit, appunto.

Un classico cigno nero. Infatti l’allungamento delle tempistiche non mette al riparo l’attuale premier Theresa May da possibili elezioni anticipate.

Approfondimento

Azionario e la view  di ProiezionidiBorsa

 

 

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