Azionario: cosa fare a marzo? Come investire?

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Marzo è, statisticamente, un mese eccellente per il mercato azionario. Negli ultimi 20 anni, infatti, è stato il secondo, in ordine di guadagni.  Questo del 2019, però, potrebbe essere caratterizzato da una forte volatilità. O per lo meno più forte del consueto.

La tempesta di fine 2018

La fine del 2018 è stata caratterizzata da un crollo dei mercati. Paure per l’aumento del costo del denaro, rallentamento della crescita e protezionismo, hanno dato filo da torcere agli investitori.

Ma man mano che queste paure venivano meno, si sono viste anche una serie di riprese sui mercati. In particolare su quelli statunitensi. Il Dow Jones Industrial Average ha ripreso il 20% dal crollo della vigilia di Natale. Lo stesso dicasi dell’indice S&P 500 che ha recuperato il 20,7% negli stessi 46 giorni di negoziazione. Un vero e proprio rally invece, per il Nasdaq Composite Index, salito del 25,4%.

Azionario: fine del rally?

Eppure la corsa potrebbe non avere vita lunga. Prima di tutto proprio a causa della corsa degli ultimi tre mesi, corsa che, come detto, ha fatto tornare a crescere le quotazioni. Inoltre, altro elemento importante, all’orizzonte non sembrano esserci dei catalizzatori che possano attirare l’attenzione su notizie positive. Le tante (forse troppe) attese nate sui colloqui Usa-Cina potrebbero essere deluse da un accordo i cui particolari, al momento, sono ancora scarsi. Non solo, ma, sempre in questo ambito, gli osservatori hanno fatto notare che le questioni più importanti riguardanti le riforme commerciali e le questioni sulla proprietà intellettuale, sono ancora lontane dall’essere risolte in maniera definitiva.

Nessun catalizzatore

Tecnicamente il mercato ha già scontato le buone notizie. E non solo su questo fronte. La Federal Reserve ha ormai confermato più volte il suo approccio attendista. Tanto che ormai il mantenimento dello status quo è dato per certo al 90%. In più le possibili tensioni interne Usa (minacce di impeachment per il presidente Usa Donald Trump) non hanno sconvolto più di tanto i listini. Il fronte dell’incertezza, quindi, adesso è molto ampio

Azionario: utili Usa

In tutto ciò si parla di utili che, negli Usa, rischiano di diminuire significativamente. Un risultato che arriverebbe anche a causa di un più ampio rallentamento globale. Allargando la visuale, a proposito di economia mondiale, resta anche l’incognita Cina. Un’incognita che adesso è al negativo. Le ultime stime di crescita vedono un 2019 tra il 6% e il 6,5% di crescita del Pil. Nel caso del primo target si tratta della soglia più bassa degli ultimi 30 anni.

 

 

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