Azimut: le nuove strategie del gruppo non entusiasmano il mercato e il titolo continua a scendere. Quali obiettivi?

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Il titolo Azimut  ha chiuso in ribasso dello 0.18% quotando 13.93€.

Le nuove strategia del gruppo, quindi, continuano a non entusiasmare il mercato.

La proiezione in corso è ribassista con I° obiettivo in area 13.4595€. L’unico ostacolo si trova in area 13.93€ e la sua tenuta potrebbe far ripartire al rialzo le quotazioni.

Gli ulteriori obiettivi al ribasso sono quelli indicati in figura.

I rialzisti troverebbero nuova forza solo con chiusure giornaliere superiori a 14.2146€.

 

News: Fonte MilanoFinanza

Titolo Azimut  ancora in calo a Piazza Affari dopo l’annuncio ieri del completamento dell’operazione di rafforzamento nel capitale di Timone Fiduciaria (il veicolo che riunisce i partecipanti al patto di sindacato della società, ovvero manager, consulenti finanziari, gestori e dipendenti del gruppo) salita dal 16,4% al 24,2% al netto delle azioni proprie (dal 15,8% al 23,3% del capitale sociale complessivo) con un accelereted book building.

Timone Fiduciaria ha infatti comunicato che 1.206 azionisti aderenti al patto hanno acquistato circa 7 milioni di azioni ordinarie Azimut  Holding, pari al 5% del capitale sociale al netto delle azioni proprie (4,9% del capitale sociale complessivo). Le azioni oggetto dell’operazione sono state acquistate a un prezzo medio pari a 14,37 per azione.

L’importo totale raccolto è di 77 milioni di euro, di cui 25 milioni per la costituzione di una garanzia a favore della banca finanziatrice. All’operazione hanno aderito 16 alti dirigenti del gruppo Azimut  per un controvalore complessivo di 30 milioni, tra i quali il presidente, Pietro Giuliani, con un investimento complessivo superiore a 26 milioni. “L’impegno del presidente Giuliani è una notizia positiva”, affermano stamani gli analisti di Banca Imi, confermando il giudizio hold e il target price a 17,7 euro su Azimut .

Nel contempo, ed è questa la novità più rilevante, nel patto entrerà anche il fondo di private erquity, Peninsula, che parteciperà, in qualità di investitore finanziario, all’operazione tramite un acquisto a termine con Goldman Sachs International attraverso la quale acquisterà 3,8 milioni di azioni ordinarie Azimut , pari al 2,8% del capitale sociale al netto delle azioni proprie (2,7% del capitale sociale complessivo) con consegna garantita entro il 14 dicembre. Peninsula diventerà così il primo investitore del patto con una quota di oltre il 10% del pacchetto sindacato.

Ma la borsa resta scettica e il titolo Azimut  stamani in borsa cede l’1,65% a 13,72 euro, sotto al prezzo medio di acquisto dei titoli da parte di Timone. Per Equita  Sim (hold e target price a 19,7 euro) “l’operazione sottolinea e rafforza ulteriormente il committment del management di Azimut “. Inv ece Mediobanca  Securities (underperform e target price a 13,5 euro) osserva che, malgrado il 22 maggio Timone avesse annunciato la partenza dell’operazione di rafforzamento in Azimut  sulla quota del 7,8% del capitale, da allora comunque l’azione ha perso il 6%, in linea con il -6,3% del Ftse Mib.

“Consideramo negativo il fatto che un deal così rilevante non abbia avuto nessun effetto di supporto sul prezzo del titolo e crediamo anche che la ridotta quota del 2,8% acquistata da Peninsula riduca in modo cosistente l’appeal speculativo che era stato generato dalle attese dell’ingresso di un investitore istituzionale nell’azionariato”, spiega la banca d’affari. Lo scorso 10 maggio Timone Fiduciaria aveva comunicato una possibile adesione di un investitore finanziario al patto che rappresenta.

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