Autunno fiscale alle porte. Quante tasse pagheremo da settembre

In questo articolo vedremo le ipotesi al vaglio del Governo in merito ad un possibile abbassamento dell’IRPEF. La redazione di ProiezionidiBorsa aveva anticipato ai lettori l’aumento del bonus per i redditi fino a 28mila euro. Il ministro Gualtieri ha recentemente rilasciato interessanti dichiarazioni su una possibile ulteriore riduzione della pressione fiscale per le persone fisiche. Secondo il ministro potremo assistere ad un taglio epocale che stima poter arrivare a 10 miliardi di euro.

L’obbiettivo del Governo è ridurre le imposte alle categorie storicamente più tartassate dal fisco: lavoratori dipendenti e pensionati. Proprio sui redditi fissi gravano imposte fino al 43% del reddito totale, senza possibilità di significative deduzioni. Le aliquote progressive creano anche il rischio che ad un minimo incremento del reddito corrisponda un rilevante aumento della tassazione. Una situazione penalizzante e controintuitiva che disincentiva le assunzioni e la produttività dei lavoratori dipendenti. Ormai abbiamo l’autunno fiscale alle porte. Quante tasse pagheremo da settembre è quello che ci preme capire.

Il nodo coperture

Il Decreto Agosto ha introdotto una decontribuzione per le aziende del sud. Una norma che vuole incentivare l’occupazione nelle regioni meno sviluppate economicamente. Un taglio dell’IRPEF a livello nazionale potrebbe però costare fino a 10 miliardi di euro all’anno. Il Governo deve trovare le risorse economiche a lungo termine prima di introdurre questa novità. Le ipotesi al momento al vaglio ipotizzano un taglio alle agevolazioni per carburanti agricoli, navali, aeronautici e un aumento del carico fiscale sul diesel. Il ministro Gualtieri ha proposto un sistema di aliquote personalizzato sulla falsariga del modello fiscale tedesco.

Secondo il presidente della Commissione Finanze della Camera, invece, è opportuno ridurre il numero di scaglioni abbassando le relative aliquote. La maggioranza non sembra compatta né sulle modalità di taglio dell’IRPEF, né sulle fonti per reperire le coperture. Il periodo estivo e le consultazioni elettorali in arrivo agevolano le promesse, l’autunno invece si prospetta amaro per i contribuenti.

Autunno fiscale alle porte. Quante tasse pagheremo da settembre?

Settembre sarà un mese caldissimo sul fronte fiscale. Ma già pochi giorni dopo Ferragosto le ultime scadenze IRPEF, IRES, cedolare secca e imposte sostitutive accoglieranno gli italiani di ritorno dalle ferie. A settembre dipendenti e pensionati saranno tenuti alla presentazione del modello 730 e ripartirà il pagamento dei versamenti sospesi. Dal 16 settembre imprese e autonomi dovranno versare IVA, ritenute e contributi prorogati dal Decreto Cura Italia e Rilancio.

Dopo gli acconti annuali per gli autonomi, a dicembre milioni di italiani pagheranno l’IMU. In questo contesto il Governo promette un taglio anche e soprattutto al fine di aumentare i consumi interni, depressi dal ridotto potere d’acquisto degli italiani. Gli esperti di ProiezionidiBorsa indicano nella ripresa dei consumi l’unica via per rilanciare il PIL ed il gettito fiscale. Considerato quante tasse pagheremo da settembre, il lavoro del Governo appare tanto complesso quanto urgente.

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