Autocertificazione: come compilare il modulo?

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Autocertificazione: come compilare il modulo?

Nonostante quanto si è andato dicendo fino a qualche ora fa, molto probabilmente, dal 4 maggio non ci sarà un nuovo modulo per l’autocertificazione. È questo l’orientamento del Viminale in vista dell’entrata in vigore del nuovo decreto Cura Italia. La decisione finale sarà presa nelle prossime ore ma al momento l’indicazione è quella di utilizzare il vecchio modulo. Infatti, per rispetto della privacy non devono essere indicate le generalità dei congiunti dai quali si va in visita e dunque non ci sarebbe grande utilità nel sostituire quello preesistente.

Autocertificazione: come compilare il modulo

Di seguito le regole:

  1. Riempire tutti gli spazi sull’identità della persona che effettua lo spostamento.
  2. Indicare l’indirizzo da cui è cominciato lo spostamento e quello di destinazione.
  3. Riempire tutti gli spazi barrando la casella “situazione di necessità”
  4. nello spazio “a questo riguardo dichiara che…”, specificare che si tratta di una visita a un “congiunto” inserendo soltanto il grado di parentela ma non l’identità.

La Presidenza del Consiglio, entro sabato, dovrà specificare – sul sito del governo – quali parenti siano inseriti nella definizione di «congiunti». Il codice civile, dall’art. 74 al 78 definisce chi sono i parenti e gli affini. Altro riferimento normativo, più pertinente, che si puo’ richiamare in proposito è, poi, l’art. 307 del codice penale. In esso si riporta che: «s’intendono per i prossimi congiunti gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti. Nondimeno, nella denominazione di prossimi congiunti, non si comprendono gli affini, allorchè sia morto il coniuge e non vi sia prole».

Il Governo dovrà dunque chiarire se davvero sono compresi anche i «fidanzati» e se, oltre ai fidanzati debbano rientrare nei legami stabili anche quelli di “profonda amicizia”. Insomma, la questione sulle parentele e’ ancora aperta e può  darsi che ce ne saranno delle belle. Infatti, il Governo è continuamente messo sotto assedio da parte dei cittadini che non vogliono rassegnarsi alla quarantena e fanno uscir fuori sempre nuovi diritti ed esigenze. Eh, se avessero dovuto vivere di clausura questi signori, avrebbero presto sfatato il mito della Monaca di Monza….

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