Aumentano i rischi per le dichiarazioni dei redditi fraudolente

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Aumentano i rischi per le dichiarazioni dei redditi fraudolente. Le sanzioni ed i provvedimenti che il Fisco e la Legge intraprenderanno saranno ben più severi per i cattivi contribuenti. In questo articolo lo staff tecnico-fiscale di PdB vi mostrerà in cosa consistono le nuove pene e multe.

Il Fisco si arma contro i cattivi contribuenti

La mancata presentazione della dichiarazione dei redditi rappresenta un illecito a cui seguono pesanti sanzioni per il cattivo contribuente che ne omette la produzione. Le nuove norme che fissa il Decreto Fiscale mirano ad inasprire le conseguenze per chi non risponde correttamente agli adempimenti fiscali che spettano a ciascun cittadino. Aumentano i rischi per le dichiarazioni dei redditi fraudolente fino a far scattare la reclusione per i grandi evasori.

Pene severissime per le dichiarazioni fraudolente

Sebbene le novità siano già state introdotte dallo scorso dicembre 2019, nei fatti soltanto ora si pone il vero rischio di applicazione. Come sappiamo, è tempo di dichiarazione dei redditi questo. Le omissioni ed altre inadempienze non resteranno impunite quest’anno considerando le regole severissime poste sui controlli. In particolare, le dichiarazioni fraudolente saranno quelle più aspramente punite. A partire da quest’anno, infatti, per i reati tributari più gravi scatta un procedimento penale più severo.

Il primo caso riguarda l’utilizzo di documentazione falsa per operazioni inesistenti. I contribuenti che commettono tale reato, potrebbero essere puniti con la reclusione da 4 a 8 anni. Nei casi in cui l’importo dei passivi fittizi risulti inferiore a 100 mila euro, allora al reato tributario si applica un’attenuante. La reclusione, per queste condizioni, va da 18 mesi a 6 anni.

Se, invece, sussistono altri elementi a rendere fraudolenta la dichiarazione, allora la pena di reclusione va da 3 a 8 anni. È il caso, ad esempio, di operazioni simulate che si avvalgono di mezzi e strumenti fraudolenti. Questo è quanto stabilisce la più recente Legge di Bilancio 2020 in materia fiscale e contrasto all’evasione. Per sapere di quanti anni indietro possono spingersi i controlli del Fisco è possibile consultare l’approfondimento qui.

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