Attivo il bonus acqua potabile del 50% delle spese sostenute fino al 2022

acqua

L’Agenzia delle Entrate comunica che è attivo il bonus acqua potabile del 50% delle spese sostenute fino al 2022. Il bonus contiene due novità importanti. Il provvedimento a firma dell’Agenzia delle Entrate  approva il modello della comunicazione da inviare per fruire dell’agevolazione. La comunicazione dovrà essere inviata dai contribuenti che intendono fruire del bonus. Analizziamo chi sono i beneficiari e le scadenze a cui fare attenzione per non perderlo.

Attivo il bonus acqua potabile del 50% delle spese sostenute fino al 2022

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate prevede un credito d’imposta (inserito nell’ultima Legge di Bilancio) per chi acquista strumenti che migliorano la qualità dell’acqua da bere.

Per fruire del bonus acqua, come sopra specificato, bisogna inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

L’invio dovrà essere effettuato dal primo al 28 febbraio dell’anno successivo in cui sono sostenute le spese. Quindi, la prossima scadenza è febbraio 2022 per le spese sostenute dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

Il bonus sotto forma di credito di imposta potrà essere utilizzato in compensazione dalle somme da pagare. La compensazione può avvenire tramite l’F24. Oppure, nella dichiarazione dei redditi annuale riferita all’anno in cui si sono effettuate le spese.

Il credito di imposta riconosciuto sarà del 50% fino ad esaurimento dei fondi stanziati (5milioni l’anno). Le spese si potranno effettuare  dal primo gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2022.

Il bonus acqua potabile è riconosciuto su acquisto e installazione di sistemi di mineralizzazione, filtraggio, addizione di anidride carbonica o raffreddamento. La spesa è finalizzata al miglioramento qualitativo dell’acqua del rubinetto. L’obiettivo è quello di ridurre il consumo di bottiglie di plastica.

Chi sono i beneficiari?

Possono beneficiare del bonus acqua sono le persone fisiche, coloro che esercitano un’attività di impresa, arti e professioni, enti non commerciali. Inoltre, rientrano nel beneficio anche gli enti religioso riconosciuti e il Terzo settore.

Tra le varie agevolazioni, rilevanza assumono gli interventi del Superbonus al 110%. Infatti, migliorano l’efficientamento energetico dell’immobile con grossi risparmi sulle bollette.

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