Attività fiacca a Piazza Affari ma una grandine di acquisti ha investito questo titolo

Piazza Affari

A volte ci sono delle sedute di Borsa in cui i prezzi fanno fatica a trovare una direzione. Questo perché gli operatori non hanno una chiara idea di dove possa andare il mercato e quindi aspettano. La scarsa direzionalità dei prezzi è un fenomeno tipico delle giornate con scarsi volumi, come quello attuale. Agosto è mese di vacanza nel mondo occidentale e molti degli investitori professionali chiudono i loro pc e sospendono l’attività.

Oggi in Borsa a Milano è stata una tipica giornata con scarsi volumi e bassa direzionalità. Ma se l’indice maggiore si è mosso poco, non sono mancati gli spunti interessanti. Oggi si vista un’attività fiacca a Piazza Affari ma una grandine d’acquisti ha investito questo titolo, Stellantis, che ha registrato un deciso rialzo. Da menzionare anche un comparto che sembra risvegliarsi, quello bancario, con Banco BPM e Fineco tra i migliori titoli del Ftse Mib.

Attività fiacca a Piazza Affari ma una grandine di acquisti ha investito questo titolo

La Borsa di Milano ancora una volta non riesce a sfruttare la buona impostazione del mercato azionario. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso la seduta con un modesto rialzo dello 0,5% a 25.490 punti. La Borsa tedesca è salita dello 0,9% circa, tornando sui massimi storici. Mentre Parigi e Londra si sono accontentate di un rialzo dello 0,3% pur anche loro con prezzi vicino al record storico.

Sul paniere principale ci sono state conferme e ritorni d’interesse. Le conferme vengono da Stellantis. Il titolo viene da due sedute consecutive in forte rialzo. Una valanga di acquisti sull’azione ha premiato i conti trimestrali positivi della società. Il titolo piace anche all’estero e gli investitori professionali ci scommettono sopra e lo mettono in portafoglio. Oggi l’azione ha chiuso a 17,44 euro ad un soffio dal record storico realizzato a giugno.
Ma due banche hanno fatto meglio di Stellantis, Finecobank e Banco BPM, rispettivamente in rialzo del 3,3% e del 2,3%. Potrebbero essere i primi segnali di risveglio di un comparto che da troppo tempo sta soffrendo, anche se Unicredit, Intesa Sanpaolo e BPER Banca hanno chiuso con rialzi ridotti.

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