Attenzione, questa procedura estetica molto diffusa è la più pericolosa e perfino mortale

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Un po’ per vanità, per insicurezza, per seguire le mode o per paura di invecchiare, molti di noi cercano di cambiare qualcosa del proprio aspetto fisico. A volte si tratta di semplice cura del corpo. Creme idratanti, trucco e parrucco, magari una ceretta.

In altri casi si passa anche alla chirurgia estetica. C’è chi si fa spianare le rughe con un po’ di botox, chi ingrandisce le labbra. In altri casi ancora, si opta per liposuzioni o mastoplastiche. Tra i vari tipi di chirurgia estetica ce n’è una che riscuote sempre più successo. Ma bisogna fare attenzione, questa procedura estetica molto diffusa è la più pericolosa e perfino mortale.

Alla ricerca del corpo perfetto

Si sa, i canoni estetici sono in continua evoluzione. Fino a pochi anni fa erano considerate perfette le donne alte e molto magre. Oggi invece la passione di molti è per le curve. Sempre più spesso, infatti, vediamo celebrati corpi con seni prosperosi, vita stretta e lato B voluminoso.

La moda, quindi, è per la forma a clessidra, ma questo standard non è sempre raggiungibile solo con dieta e palestra. Spesso, infatti, si va alla ricerca di forme che solo in poche hanno in maniera naturale. Per le altre non resta che accettare la cosa o buttarsi sulla chirurgia estetica. Prima di farlo, però, bisogna considerare i rischi.

Attenzione, questa procedura estetica molto diffusa è la più pericolosa e perfino mortale

Parliamo del cosiddetto BBL, noto anche come Brazilian Butt Lift. Si tratta di un tipo di chirurgia estetica che rende il fondoschiena più grande e tondo. Secondo l’American Society of Plastic Surgeons questo tipo di chirurgia estetica è però quella con un più alto tasso di mortalità. L’operazione richiede infatti l’iniezione di grasso, preso da altre parti del corpo, nei glutei del paziente.

I rischi sono alti perché è facile che il grasso entri nei vasi sanguigni presenti nei glutei. Ciò può provocare embolismi che portano anche alla morte o a complicazioni. Secondo uno studio un’operazione su 3.000 può provocare la morte del paziente. È quindi importante considerare a fondo se sia il caso di sottoporsi o meno a tale intervento in nome di una moda che, immaginiamo, sarà solo passeggera.

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