Attenzione perché questi lavoratori dovranno ricevere i soldi indietro dall’INPS per un errore sui contributi

INPS

Un recente messaggio che ha diffuso l’Istituto di Previdenza Sociale ha avvertito i contribuenti che potrebbe esserci un errore di calcolo sui contributi versati. A seguito di alcune inesattezze nei conteggi, il prospetto dovrebbe subire delle nuove modifiche sulla scorta dei nuovi dati. Questo potrebbe determinare il ricalcolo di eventuali conguagli che si potranno compensare con i versamenti successivi. Attenzione perché questi lavoratori dovranno ricevere i soldi indietro dall’INPS per un errore sui contributi.

Chiarimenti dall’Istituto su versamenti ed errori

Il messaggio n. 2978 del 2 settembre 2021 mette nero su bianco alcuni chiarimenti circa degli errori di calcolo sui contributi di alcuni lavoratori. Si tratta nello specifico dei contributi che i lavoratori agricoli autonomi dovrebbero versare nel corso del 2021. Come precisa l’Istituto di Previdenza, alcune inesattezze nei dati trasmessi dall’INAIL hanno determinato una errata attribuzione delle quote.

Pertanto, mezzadri, piccoli coloni, coltivatori diretti e potrebbero ritrovarsi con un ricalcolo e cifre differenti da versare per l’assicurazione previdenziale. Ricordiamo a tal proposito che il versamento delle quote era fissato secondo differenti termini nel 2021. Le date fissate per il pagamento dei contributi hanno già visto la prima scadenza al 16 luglio scorso. Ora restano la seconda, terza e quarta rata che potranno subire un ricalcolo in base a quando detto dall’INPS. La prossima scadenza sarà il 16 di settembre, poi seguiranno il 16 novembre e il 17 gennaio 2022 per la quarta e ultima rata.

Attenzione perché questi lavoratori dovranno ricevere i soldi indietro dall’INPS per un errore sui contributi

Come si apprende dal messaggio che l’INPS ha diffuso, l’errore di calcolo interessa la riduzione del 16,36% di premi e contributi assicurativi contro gli infortuni lavorativi e malattie professionali. Generalmente l’INPS provvede a calcolare la riduzione in base agli elenchi che riceve ogni anno dall’INAIL a loro volta trasmessi dalle aziende. Tali elenchi contengono la quota di contribuzione di lavoratori dipendenti nel settore, coltivatori, mezzadri, coloni e simili.

Dal momento che i dati INAIL presentavano delle incongruenze, l’INPS avvisa che avranno luogo dei ricalcoli sugli importi dovuti. Quando le operazioni avranno termine ciascun lavoratore potrà trovare i nuovi importi nel proprio cassetto previdenziale. È bene sapere che le eventuali somme che i lavoratori hanno corrisposto in eccedenza con la prima rata di luglio, saranno compensate nella seconda. La scadenza, come abbiamo detto, è fissata al prossimo 16 di settembre.

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