Attenzione perché il Bonus Partita IVA fino a 800 euro mensili si può chiedere anche nel 2022 

partite iva

Abbiamo già illustrato la guida aggiornata al regime forfettario 2022 per le Partite IVA. In questa sede, invece, parleremo di una particolare misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 (n. 178 del 30 dicembre 2020). Il riferimento è all’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO). Spesso in gergo viene anche indicata con l’espressione “Bonus Partita IVA”.

In pratica si tratta di un’indennità prevista a beneficio degli autonomi, iscritti alla Gestione separata INPS. La misura è stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2021-2023 e ci sono almeno due considerazioni da tenere a mente:

  • in primis, attenzione perché il Bonus Partita IVA fino a 800 euro mensili si può chiedere anche nel 2022, come pure l’anno prossimo;
  • inoltre la richiesta non può aver luogo da chi lo già ha percepito nel 2021. L’indennità, infatti, può aversi una sola volta nel corso del triennio.

Fatte le dovute premesse, vediamo i requisiti da possedere per accedere alla misura.

Che cos’è e a chi è rivolto

Questo ammortizzatore sociale viene concesso per la durata massima di 6 mesi. Prevede la concessione di un contributo economico che varia tra un minimo di 250 e un massimo di 800 euro mensili. Pertanto gli aventi diritto riceveranno un contributo totale (spalmato su un semestre) compreso tra i 1.500 e i 4.800 euro.

Quanto al termine per le domande, si potranno inoltrare fino al 31 ottobre 2022.

La misura, come detto, è dedicata ai titolari di Partita IVA iscritti alla Gestione Separata che rispettino determinati requisiti. Quindi troviamo i liberi professionisti che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni. Tra i liberi professionisti sono compresi anche i partecipanti agli studi associati o società semplici.

Attenzione perché il Bonus partita IVA fino a 800 euro mensili si può chiedere anche nel 2022

Vediamo infine quali sono le condizioni da rispettare per poter accedere all’indennità:

  • risultare titolari di Partita IVA da almeno 4 anni alla data di presentazione della domanda. Il riferimento è all’attività che ha portato all’iscrizione alla Gestione previdenziale in corso;
  • non bisogna essere beneficiari del reddito di cittadinanza;
  • essere in regola nei versamenti della contribuzione previdenziale obbligatoria;
  • non risultare titolari di trattamento pensionistico diretto;
  • ancora, non risultare assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  • poi abbiamo i requisiti di reddito. Nell’anno antecedente a quello della domanda, il reddito da lavoro autonomo deve essere inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo degli ultimi 3 anni;
  • il reddito dichiarato, nell’anno antecedente a quello di presentazione della domanda, non deve risultare superiore a 8.145 euro. Quest’ultimo si rivaluta sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie.

Approfondimento

Ecco i controlli per capire se è possibile passare al regime forfettario agevolato e IRPEF ridotta.

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