Attenzione perchè il bonus autonomi è a rischio restituzione

Agenzia delle Entrate

Gli iscritti alle Casse di Previdenza private hanno ricevuto alcuni bonus nel periodo Covid 19.  Attenzione perchè il bonus autonomi è a rischio restituzione con una nuova interpretazione dell’Agenzia delle Entrate.

Una beffa? Lo sarebbe senz’altro. Il bonus è stato concesso a tutti i lavoratori con partita IVA iscritti a casse private ed anche in regime forfettario. Dato che la chiusura causa Covid 19 si è protratta a lungo il bonus è stato aumentato da euro 600,00 ed auro 1.000,00. Adesso l’Agenzia delle Entrate sembra aver cambiato idea e sembra modificare retroattivamente i requisiti per l’accesso al bonus già elargito. Il dubbio nasce da una risposta che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul suo sito in risposta al quesito di un utente.

Attenzione perchè il bonus autonomi è a rischio restituzione

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che anche i lavoratori autonomi in regime forfettario devono dimostrare il calo del reddito per poter accedere al bonus. In un primo momento sembrava che il bonus spettasse in automatico ai lavoratori forfettari. Sono quelli che dichiarano ricavi annui inferiori ad euro 65 mila. Nel regime di favore loro concesso sembrava che rientrasse anche la concessione del bonus Covid 19 per i mesi di aprile e maggio senza necessità di dimostrate il calo di fatturato rispetto all’anno precedente.

Adesso invece sembra che debbano dimostrare il calo di reddito mediante la sottrazione matematica tra compensi realizzate e spese realmente sostenute.

Per avere una dimensione del problema ricordiamo che secondo l’INPS su 100 domande per il bonus 80,5 sono state accolte. L’esborso per il Fisco è stato indubbiamente notevole. Ma anche le difficoltà per i lavori autonomi sono state notevoli. E stabilire i criteri per l’erogazione di un bonus quando quel bonus è già stato incassato non sembra conforme alle migliori pratiche di buona amministrazione. Anzi per l’esattezza quel bonus sarà anche stato già speso.

Se quell’interpretazione dovesse prendere piede fate attenzione, perché il bonus autonomi sarebbe davvero a rischio restituzione.

La difficoltà della prova per gli autonomi in regime forfettario

La difficoltà principale per gli autonomi forfettari nasce da questo. Quel regime fiscale non impone di conservare le fatture per le spese sostenute. La quota costi applicata è uguale per tutti e, appunto, forfettaria.

Quindi come potranno adesso gli autonomi forfettari dimostrare che possedevano i precisi requisiti di reddito richiesti per la concessione del bonus? Anche l’Agenzia delle Entrate potrebbe avere problemi a dimostrare che quel soggetto non aveva i requisiti di legge in termini di rapporto tra compensi e spese.

Un calcolo approssimativo consente di dire che forse potrebbero essere toccati da questo problema solo i forfettari che si avvicinano ad un fatturato di euro 50 mila l’anno. Per quelli con redditi ancora più bassi il ricalcolo non dovrebbe essere necessario.  Infatti non rischierebbero comunque di trovarsi sopra la soglia oltre la quale il bonus non è dovuto.

Il problema nasce dalla nuova interpretazione dell’art. 84 del Decreto Rilancio. Peraltro l’Agenzia delle Entrate aveva diffuso a giugno una guida chiaramente intitolata “contributo a fondo perduto”.

Consigliati per te