Attenzione perché compiere questo gesto è un reato

rondine

Una rondine non fa primavera. Così recita il famoso detto. Sta di fatto che, comunque, come ogni anno, in questo periodo, le rondini fanno ritorno nei nostri territori. Qui infatti cercano un posto riparato dove costruire il loro nido, riprodursi, e poi, a inizio autunno, spostarsi verso luoghi più caldi, in Africa, India e Filippine.

Le rondini sono degli uccelli incantevoli e la loro presenza ci è anche utile in quanto tengono lontani tantissimi insetti, tra cui le fastidiosissime zanzare.

Non è raro che questi uccellini bianchi e neri costruiscano i loro nidi sui nostri balconi e sotto le nostre grondaie. Prediligono infatti luoghi riparati aderenti a travi, tetti o pareti, di case, portici, ma anche stalle e granai.

Costituiscono un’immagine davvero bucolica! Specie quando all’interno vi sono le uova con i piccoli. Ma purtroppo non tutti la pensano così. Molte persone, infatti, vanno a spaccare il nido delle povere rondini. Ma attenzione, perché compiere questo gesto è un reato!

Legge n. 157/92 e dall’articolo 635 del codice penale

La Direttiva europea 409/79 CEE, recepita in Italia tramite la Legge n. 157/92 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, all’art. 3 (Divieto di uccellagione), prevede: «1. È vietata in tutto il territorio nazionale ogni forma di uccellagione e di cattura di uccelli e di mammiferi selvatici, nonché il prelievo di uova, nidi e piccoli nati», e, all’art. 21 comma 1, lettera o), vieta «di prendere e detenere uova, nidi e piccoli nati di mammiferi ed uccelli appartenenti alla fauna selvatica».

Rompere il nido di una rondine, o provocare volontariamente danno o fastidio a queste bestiole, è reato. E si rischiano sanzioni, penali e amministrative.

All’articolo 5 della Direttiva menzionata, così si legge: «gli Stati membri adottano le misure necessarie per instaurare un regime generale di protezione di tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1, che comprenda in particolare il divieto: a) di ucciderli o di catturarli deliberatamente con qualsiasi metodo; b) di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi; c) di raccogliere le uova nell’ambiente naturale e di detenerle anche vuote; d) di disturbarli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza quando ciò abbia conseguenze significative in considerazione degli obiettivi della presente direttiva; e) di detenere le specie di cui sono vietate la caccia e la cattura».

Com’è fatto il nido di una rondine

Il nido delle rondini si riconosce facilmente. Ha la forma di una coppa. Per costruirlo, maschi e femmine usano fango impastato con erba e altri materiali vegetali. All’interno, vi è invece un soffice strato realizzato con morbide piume per accogliere e tenere al caldo, prima le uova e poi i nuovi nati.

Ma se proprio le rondini danno così tanto fastidio, evitare di far loro del male: Come si è visto, bisogna infatti fare attenzione, perché compiere questo gesto è un reato! Piuttosto, cercare di conviverci in maniera pacifica. Del resto, si tratta solo di pochi mesi all’anno.

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