Attenzione perché chi porta le lenti a contatto fa spesso un errore molto dannoso senza saperlo

lenti a contatto

Le lenti a contatto usa e getta sono certamente molto pratiche. Ma possono anche causare un grave danno di cui non tutti i consumatori sono a conoscenza. Ecco di cosa si tratta.

In Italia sono circa 3 milioni le persone che usano le lenti a contatto. Un consumatore su due preferisce quelle giornaliere, mentre l’altra metà predilige le lenti settimanali o mensili.

I vantaggi delle lenti sono molteplici. Alcuni le preferiscono agli occhiali per un fattore semplicemente estetico. Altri ne apprezzano la praticità: le lenti offrono una visione più naturale, senza distorcere l’immagine come invece spesso fanno gli occhiali.

Un ulteriore punto a favore delle lenti a contatto è emerso a causa della pandemia. Le lenti non si appannano, al contrario degli occhiali! Per molti portatori di occhiali avere le lenti costantemente appannate a causa della mascherina è stato un vero incubo.

Insomma, i motivi per preferire le lenti sono molteplici, e tutti legittimi. Ma attenzione perché chi porta le lenti a contatto fa spesso un errore molto dannoso senza saperlo. Si tratta di un gesto del tutto evitabile: buttare le lenti a contatto nel lavandino o nel water alla fine della giornata.

Secondo un’indagine realizzata negli Stati Uniti, quest’abitudine riguarda il 20 per cento degli intervistati. È dunque probabile che anche molti italiani compiano questo gesto senza pensarci troppo. Ma perché è pericoloso?

Attenzione perché chi porta le lenti a contatto fa spesso un errore molto dannoso senza saperlo

Quando si buttano le lenti a contatto nel lavandino, si rischia di causare un grave danno all’ambiente. Le lenti, infatti, non sono biodegradabili, ma anzi impiegano molto tempo a distruggersi.

È difficile inoltre che le lenti vengano intercettate dai centri di trattamento delle acque reflue. Essendo molto flessibili, spesso riescono a passare oltre i meccanismi di questi impianti. Succede così che le lenti finiscano direttamente nei fiumi, nei laghi e nei mari.

Il danno riguarda non solo l’ambiente, la flora e la fauna marina, ma anche la salute umana. In effetti i frammenti di lenti a contatto possono essere mangiati dai pesci, che poi a loro volta verranno pescati e cucinati.

Tutto questo si può evitare semplicemente smaltendo le lenti in maniera corretta. Basta ricordarsi che la confezione di carta va nel cestino della carta, mentre il blister va nella plastica (a eccezione delle parti di alluminio, il cui smaltimento dipende dal regolamento comunale). Infine, le lenti a contatto non vanno nel lavandino o nel WC, ma nel bidone dell’indifferenziato.

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