Attenzione, mai diffondere questi screenshot di WhatsApp per evitare querele e denunce

WhatsApp

Da quando esiste WhatsApp il nostro cellulare è inondato di messaggi dei vari gruppi a cui apparteniamo. E, da quando esiste Facebook, ognuno di noi può scrivere e diffondere pubblicamente i suoi pensieri, le sue domande e i suoi commenti. Con Instagram, tutti noi possiamo diffondere anche le nostre fotografie.

Si legga bene, i nostri pensieri, le nostre fotografie, i nostri commenti. Tuttavia, va sempre più di moda diffondere pensieri, commenti e fotografie degli altri. Attenzione, però, mai diffondere questi screenshot di WhatsApp per evitare querele e denunce.

Evitare la gogna pubblica

La gogna pubblica è quel momento in cui molte persone pensano di sentirsi “il migliore”. Infatti, esponendo al pubblico ludibrio i comportamenti poco virtuosi degli altri sembra aiutarli a essere persone migliori. Purtroppo per loro, però, l’Italia è uno Stato di diritto in cui la giustizia si amministra solo nei tribunali. Di certo non su Facebook, Instagram o sui gruppi di Facebook ” Sei di (città o più spesso paese di residenza) se”.

Pubblicare screenshot delle conversazioni di WhatsApp o foto che ritraggono comportamenti anche illegali non è permesso dalla legge. Al massimo, queste prove sono utili per sporgere denuncia ai Carabinieri o alla Polizia di Stato.

Ecco l’unico vero fine delle prove: la giustizia e non il pubblico ludibrio. Tra l’altro, dovremmo sempre andare a verificare le informazioni che ci arrivano su WhatsApp, dato che spesso possono essere delle vere e proprie bufale.

Evitare la gogna pubblica nelle altre conversazioni WhatsApp

Inoltre, per diffusione senza consenso si intende anche la diffusione di comunicazioni private ad altri gruppi o persone su WhatsApp. Certo, tutto dipende dal contenuto del messaggio in questione.

Se è innocuo, non c’è nessun problema. Se, però, il messaggio contiene dei dati sensibili (come indirizzo di casa, del lavoro) o specialmente foto sensibili, ci si espone al rischio di denunce e querele. Per cosa poi, per cinque minuti di vanagloria? Ecco, non ne vale davvero la pena.

D’ora in poi cerchiamo di rispettare la privacy degli altri anche evitando di diffondere le loro foto o comunicazioni. Attenzione, mai diffondere questi screenshot di WhatsApp per evitare querele e denunce.

Nel nostro sistema sono presenti molte garanzie relative alle comunicazioni e alla corrispondenza: basti pensare all’articolo 15 della nostra stessa Costituzione. Anche il codice penale contiene delle disposizioni in materia, segnatamente negli artt. 616, 617-septies, 618, 595. Non abbiamo proprio più scuse.

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