Attenzione, in questi casi il Superbonus 110% va restituito all’erario

superbonus

La Redazione di ProiezionidiBorsa, illustra, in pochi minuti di lettura, cosa può accadere qualora, all’esito di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, si riscontrino irregolarità. Ovvero, l’Agenzia delle Entrate riscontri la mancanza dei requisiti necessari per accedere a questa importante agevolazione fiscale messa in campo dal governo. Ebbene, attenzione, in questi casi il Superbonus 110% va restituito all’erario.

Il decreto Rilancio, convertito dalla L.77/2020, ha introdotto, nel nostro sistema fiscale, questa importantissima novità, molto conveniente per chi da tempo sogna di ristrutturare casa. Infatti, consente una detrazione d’imposta pari al 110% per interventi di riqualificazione edilizia e la possibilità di cedere o scontare in fattura, il beneficio fiscale. Ovviamente per usufruire del Superbonus 110% dovranno rispettarsi determinati requisiti, altrimenti si rischia davvero tanto. Le leggi inerenti al sistema fiscale devono necessariamente amalgamarsi con le disposizioni in materia urbanistica.

Caratteristiche e requisiti necessari di carattere generale

Com’è ormai noto a tutti, la detrazione riconosciuta è pari al 110%. È da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali e per le spese sostenute nel 2022 in 4 quote annuali di pari importo. In alternativa, si può optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni, cosiddetto sconto in fattura. O, ancora cedere il credito corrispondente alla detrazione spettante.

Per fruire dell’agevolazione è necessario verificare che non vi siano difformità inerenti al titolo, in contrasto al titolo, difformità tali che abbiano annullato il titolo.

Ecco perché è necessaria e fondamentale un’asseverazione da parte di un professionista qualificato che asseveri le conformità.

Attenzione, in questi casi il Superbonus 110% va restituito all’erario

In mancanza, le conseguenze potrebbero essere disastrose per il beneficiario, il quale si riterrà responsabile e sarà costretto a restituire le somme ottenute dal beneficio. Oltre poi agli interessi e sanzioni che ne deriveranno.

Cosa accade, qualora l’Agenzia delle Entrate riscontri la mancanza dei requisiti richiesti per il Superbonus, nei confronti del cessionario o dei fornitori? Anche in questo caso, il beneficiario dovrà restituire quanto ottenuto all’erario, oltre alle sanzioni per omesso o tardivo versamento e agli interessi.

Il cessionario o il fornitore, in buona fede, potranno invece usufruire del credito di imposta, ma ne risponderanno qualora si accerti un concorso nella violazione.

Approfondimento

Terremoto IMU sulla prima casa, la patrimoniale celata per le famiglie italiane

Consigliati per te