Attenzione chi soffre di queste patologie non deve assolutamente mangiare questi frutta estiva

fico d'india

Frutta e verdura sono indispensabili per una dieta sana ed equilibrata. Ancora di più in estate è fondamentale mangiare questi alimenti per non disidratarsi. Ma ci sono alcuni frutti che hanno delle controindicazioni per chi soffre di particolari disturbi. Attenzione chi soffre di queste patologie non deve assolutamente mangiare questi frutta estiva: i fichi d’india.

Le proprietà

È un frutto originario del Messico che si è largamente diffuso in tutto il mondo. I primi fichi d’India si trovano sui banchi della frutta dalla fine di luglio. Fra agosto e settembre raggiungono il culmine della maturazione. Ottobre ci regala gli ultimi frutti.

Nel nostro Bel Paese una volta erano chiamati “il pane dei poveri”. Di recente sono tornati alla ribalta sulle tavole per i benefici che portano alla salute. Il fico d’India è un frutto molto ricco di acqua e di zuccheri semplici. Ma grazie all’alto contenuto di fibre, l’assorbimento degli zuccheri è ridotto. Per cui anche chi ha il diabete può mangiarli. Negli ultimi anni le proprietà dei fichi d’india sono state oggetto di numerosi studi.

I fichi d’india bruciano zuccheri e grassi. Dunque si rivelano la scelta giusta per chi vuole mantenere o perdere peso. Inoltre, se mangiati di prima mattina favoriscono la regolarità intestinale.

Attenzione chi soffre di queste patologie non deve assolutamente mangiare questi frutti estivi

Tuttavia chi soffre di diverticolite o di stipsi non dovrebbe assolutamente assumerli. Infatti i semi contenuti nel frutto potrebbero causare un blocco intestinale. Inoltre può accadere che, durante la digestione, si blocchino nei diverticoli. Così facendo i semi andrebbero ad aumentare le infiammazioni. Infine prestiamo attenzione a particolari allergie che questi frutti possono scatenare.

Una curiosità

Il fico d’india, nonostante il nome, non ha niente a che fare con il genere Ficus e non proviene dall’India. Una legenda che risale al XIV secolo racconta che un’aquila si posò su una pianta di fico d’India. Così, gli Aztechi, che al tempo erano guerrieri nomadi del Messico, interpretarono questo segnale come indicazione del punto dove far sorgere la propria patria.

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