Attenzione almeno sei milioni di italiani soffrono di questa carenza che può determinare danni neurologici

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La prevenzione, per quanto riguarda un buon numero di patologie, inizia a tavola. Il tema dell’alimentazione oggigiorno è sempre più discusso. Sappiamo che la nostra salute non prescinde affatto da cosa mettiamo nello stomaco. Le scelte alimentari che facciamo devono essere consapevoli ed equilibrate. Se vogliamo costruire un futuro in salute è consigliabile adottare uno stile di vita senza eccessi.

La tiroide è una ghiandola alla base del collo, ha l’importante funzione di stimolare l’intero organismo. Contribuisce al buono sviluppo del metabolismo e al corretto andamento dell’attività neuromuscolare. L’insufficienza di iodio nell’alimentazione compromette fortemente il buon funzionamento tiroideo e attenzione almeno sei milioni di italiani soffrono di questa carenza che può determinare danni neurologici.

Quali sono i cibi più ricchi di iodio

Lo iodio si trova in grandi quantità nel pesce, soprattutto nei molluschi. In un programma alimentare bilanciato non dovrebbero mai mancare cozze e vongole. Anche il merluzzo è un ottimo alleato contro questa carenza, se cotto al vapore ne assicura un sufficiente apporto. Se si desidera integrare lo iodio, però, alcuni metodi di cottura sono sconsigliati. È contrindicato cuocere alla piastra o in frittura pesci come merluzzo, salmone e branzino. Le uova, che si possono consumare 2-3 volte alla settimana a seconda dei gusti, contengono ottime quantità di iodio soprattutto nel tuorlo. Sono un alimento sano anche per la colazione. Se assunte all’inizio di una giornata lunga e faticosa, ricaricano il corpo di energia e possono davvero fare la differenza.

Attenzione almeno sei milioni di italiani soffrono di questa carenza che può determinare danni neurologici

Gli esperti assicurano che l’insufficienza di iodio può determinare malattie quali il gozzo, che non è altro che l’ingrandimento della tiroide e la conseguente riduzione delle sue funzionalità. Il gozzo, però, non è l’unica problematica che può manifestarsi. La mancanza di questo importante componente nella nostra alimentazione può portare a danni neurologici, scarso rendimento scolastico e ritardo mentale nei più piccini.

Il sale iodato, nelle quantità raccomandate, rappresenta una soluzione valida alla carenza di questo componente. Anche una dieta varia, moderata e bilanciata può essere utile. Gli esperti consigliano cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Il consumo adeguato di crostacei, molluschi, uova, latte e derivati, senza esagerare mai con i grassi e le proteine. Le quantità consigliate per sopperire alla carenza alimentare negli adulti sono 150 microgrammi di iodio al giorno. Quindi, che sia col sale o tramite gli alimenti consigliati, è nel nostro interesse fare molta attenzione.

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