Attenzione alle vacanze in regime di divorzio

Bonus vacanza 2020

La gestione delle vacanze di figli dei divorziati non è facile, sia dal punto di vista dei turni che in relazione alla ripartizione delle spese. Con il Coronavirus molte unioni sono finite e la routine quotidiana, anche in affidamento congiunto, attualmente è sotto forte stress. Vediamo quali sono i casi in cui un buon accordo tra gli ex coniugi permette di risparmiare molto sulle spese legali accessorie.

Concordare la suddivisione

La suddivisione delle vacanze estive deve garantire almeno due o tre settimane con ciascun genitore. I figli minori possono trascorrere con quello non collocatario (presso il quale non vivono) una settimana nel mese giugno o di luglio. E due settimane consecutive nel mese di agosto, ad anni alterni. Per esempio, un anno dall’1 al 15 agosto e per l’anno successivo dal 16 al 31 agosto.

Concordare le modalità di svolgimento

I genitori devono concordare anche le modalità di svolgimento delle vacanze estive. Gli ex coniugi quest’anno devono stabilire anche le regole precauzionali da seguire, per esempio per l’accesso in spiaggia con bambini. Distanziamento, mascherine nelle zone comuni, tranne i momenti in cui si consumano i pasti. E’ meglio affittare cabine e spazi privati per non esporre i ragazzi alla promiscuità degli spogliatoi, negli stabilimenti balneari e nei centri sportivi in montagna.

Tuttavia, se gli ex coniugi non riescono a raggiungere un accordo su particolari modalità, potranno sempre ricorrere al giudice civile. A tal proposito, se in vacanza l’uno ostacola l’esercizio del diritto di visita dell’altro genitore, il suo comportamento potrebbe configurare un reato. Se ne parla all’art. 388 c.p. per mancata esecuzione di un provvedimento del giudice.

Fissare il rimborso delle spese

Le spese per i figli in vacanza sono da considerarsi straordinarie e quindi da rimborsare pro quota dal genitore non collocatario? Oppure rientrano nel mantenimento ordinario? Le spese per le vacanze vanno sostenute interamente dal genitore con cui il figlio le trascorre, salvo diverso accordo. Le spese relative alle vacanze dei figli senza i genitori e i viaggi di istruzione, rientrano invece nelle spese straordinarie.

Chi paga l’assegno di mantenimento è tenuto a versarlo anche per il periodo in cui la prole è in vacanza con l’altro genitore? Si deve applicar la relativa disciplina, sia per la decisione e sia per il rimborso pro quota al genitore che le abbia anticipate.

Attenzione alle vacanze in regime di divorzio

L’assegno di mantenimento dovrà essere pagato integralmente anche nel periodo di ferie in cui la prole è in vacanza col genitore che normalmente versa tale assegno. Il giudice, nel determinare l’importo dell’assegno di mantenimento ordinario, indica una somma astratta annuale che poi verrà versata in frazionamenti mensili per agevolare il genitore obbligato. Da ciò ne deriva che il genitore non affidatario non può sottrarsi da tale corresponsione anche quando cui il figlio o i figli si trovino con lui.

A chi dei due spetta il bonus vacanze

Attenzione alle vacanze in regime di divorzio. E alle novità post lockdown: a chi spetta il bonus vacanze in caso di genitori divorziati? Se entrambi i genitori hanno diritto a portare il figlio in vacanza allora significa che il bonus vacanze raddoppia o viene diviso al 50%? L’ipotesi più accreditata è che il bonus vacanze venga riconosciuto al genitore con il reddito più basso.

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