Attenzione alle scadenze degli alimenti, non tutto ciò che è scaduto va subito buttato

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Nel dizionario italiano, alla parola “sprecone” corrisponde questa definizione: “chi consuma o spende senza discernimento o, anche, non approfitta di occasioni favorevoli”. È difficile da ammettere, ma tutti almeno una volta nella vita siamo stati degli spreconi. A volte volutamente, altre, invece, senza neanche saperlo.

Per questo che oggi vogliamo portare l’attenzione sulle date di scadenza dei prodotti alimentari. Quante volte ci siamo affrettati a consumare cose prossime alla scadenza scritta sulla confezione per non buttarle via? E quante volte, invece, abbiamo buttato alimenti già scaduti, secondo ciò che diceva la confezione, ma ancora totalmente integri?

Da oggi potremo dire addio agli sprechi seguendo queste semplici indicazioni, per evitare di buttare cibo, sprecare denaro e danneggiare l’ambiente con rifiuti del tutto evitabili.

Attenzione alle scadenze degli alimenti, non tutto ciò che è scaduto va subito buttato

Facciamo bene attenzione alle etichette. Innanzitutto, perché molto spesso queste riportano la scritta “da consumarsi preferibilmente entro” una determinata data. Il che non è un’indicazione tassativa. “Preferibilmente” è sinonimo del fatto che il prodotto, entro la data indicata non sarà più fresco come appena comprato, ma nulla dice che sarà già da buttare.

In secondo luogo abbiamo degli alleati infallibili di cui la natura ci ha dotato. Di cosa stiamo parlando? Dei nostri sensi, ovviamente. Gusto e olfatto sono dei buoni alleati che difficilmente ci tradiscono, insieme alla vista.

Se un prodotto non è visibilmente avariato, non presenta muffe, non altera il suo colore, riconoscere se è ancora commestibile è compito dell’olfatto. Quindi, se non presenta un odore acre, acidulo, alterato dall’odore solito, non ci resta che assaggiarlo. Il palato riconosce subito se un cibo è commestibile o no.

Assaggiamo i nostri cibi, se, come detto, alla vista e all’olfatto non presentano alterazioni, e assicuriamoci che siano ancora commestibili. I dati in Italia sono davvero allarmanti, più del 60% dei consumatori non sa distinguere un prodotto buono da uno già da buttare e il risultato ogni anno è di tonnellate di spazzatura di cibo ancora buono.

Quindi, facciamo attenzione alle scadenze degli alimenti, non tutto ciò che è scaduto va subito buttato. Impariamo a conoscere correttamente la differenza tra data di scadenza e termine minimo di conservazione. Informarsi correttamente sarà il modo migliore per non sprecare danaro, cibo e non concorrere all’inquinamento del nostro amato pianeta Terra.

Per sapere, invece, come riutilizzare alcuni involucri dei prodotti, leggiamo come non butteremo più i coperchi di plastica che abbondano in dispensa grazie a queste 2 geniali idee di riciclo.

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