Attenzione alla truffa dei due euro e perché guardare sempre il resto

euro

Quando ci si reca al supermercato, o nei negozi in generale si corre il rischio di ricevere come resto, delle monete che hanno un valore inferiore.
Presi dalla fretta o dalla distrazione non ce ne accorgiamo, osserviamo solo se il resto è giusto e riponiamo velocemente le monete nel portafogli.
Sono alcuni anni, che in giro circolano delle monete molto simili ai due euro, ma che in realtà sono straniere e di valore molto inferiore.
Addirittura, gli stessi distributori automatici sono stati ingannati dalla falsa moneta, in quanto non è uguale solo per forma e colore, ma anche per il  peso.
In questo articolo spieghiamo, come fare attenzione alla truffa dei due euro e perché guardare sempre il resto.

La moneta incriminata è il 10 baht thailandese, che vale circa 30 centesimi di euro.
Le due monete si somigliano moltissimo, sono dotate entrambe dei due cerchi dorati all’interno e dell’anello argentato all’esterno.
L’unica differenza è il disegno raffigurato, a cui se non si presta la giusta attenzione, può passare inosservato.
Poiché il fenomeno è in crescente diffusione in molte località dell’Italia, si pensa, che indietro ci sia una vera e propria organizzazione criminale.
La città dove maggiormente si sta diffondendo è Roma e i commercianti si tutelano scambiandosi il passaparola.
Negli anni scorsi, qualche episodio è stato notato in Campania e in Sardegna, ma si è trattato di eventi sporadici.

Ecco come fare attenzione alla truffa dei due euro e perché guardare sempre il resto. Le monete sosia dei due euro

Durante e dopo le festività natalizie dello scorso anno, presi dalla frenesia degli acquisti natalizi, e dalle persone che tornavano dalle vacanze all’estero, c’è stato un incremento delle monete sosia in circolazione. Quest’anno molto meno a causa della pandemia.

Tra le monete sosia, molto simile è quella turca che vale 0,16 centesimi di euro.

La moneta da 5 Zlotych della Polonia, può essere facilmente confusa.

I 20 dollari giamaicani, che valgono 0, 13 centesimi di euro.

Le vecchie 500 lire, in cambio dei due euro.

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