Attenzione alla postura quando guidiamo perché può causare la lombalgia

guidatori

Un insegnamento semplice anche nei corsi di aggiornamento sulla sicurezza al lavoro: attenzione alla postura che assumiamo. Perché da questa possono derivare dolori e traumi. E, una delle posture a cui non facciamo caso, ma che tutti noi assumiamo, è quella alla guida. Partiamo subito con un dato statistico in grado di rendere la situazione:

  • 2 guidatori su 3 soffrono di lombalgia
  • 1 su 2 di dolori cervicali
  • 1 su 3 di dolori alle spalle

Dati che si aggravano per chi, per lavoro, passa più di 20 ore alla settimana alla guida. Secondo le ricerche di settore, attenzione alla postura quando guidiamo perché può causare la lombalgia e tanti altri disturbi muscoloscheletrici.

I consigli per guidare bene ed evitare i dolori

Il nostro “team benessere” vi ricorda, come ai tempi della scuola guida, quali sono quindi le posture corrette alla guida per evitare dolori e guai fisici:

  • Regoliamo l’altezza del sedile per rimanere nella posizione giusta tra volante e pedaliera. Da qui, partono molti dei nostri dolori, per l’elongazione scorretta di braccia, collo e gambe.
  • Sedile inclinato a 100 gradi e mani sul volante alle 09:15
  • Il poggiatesta deve essere parallelo alla testa, ma a una distanza che varia da 5 a 10 centimetri
  • Se guidiamo per alcune ore, ogni due, fare una pausa e scendere dal mezzo!

Gli incidenti e gli infortuni

Dobbiamo ricordare una cosa importante, oltre all’attenzione alla postura quando guidiamo perché può causare la lombalgia e tutti gli altri dolori. Secondo L’Inail, l’Istituto infortuni sul lavoro, che tratta anche gli incidenti stradali del percorso casa-lavoro-casa, l’esperienza causa incidenti. Sembra incredibile, ma ci sono 2 teatri quotidiani molto pericolosi per la nostra salute:

  • I cantieri edili
  • Le strade

Entrambi hanno in comune la causa degli incidenti, spesso mortali: l’esperienza. Chi infatti lavora da anni nei cantieri, o guida per lavoro, dà per scontato di sapere dove va e quando lo fa. Sbagliato, perché, purtroppo l’esperienza in questi casi, toglie concentrazione e permette la distrazione che causa la morte!

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