Attenzione alla cura del piercing perché se sottovalutata potrebbe rivelarsi pericolosa e indice di questa problematica allarmante

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Nell’antichità la pratica del forare le parti del proprio corpo aveva significati ben specifici, come ad esempio, indicare i vari ruoli svolti. Ma con il passare degli anni il piercing, per la maggior parte delle persone, ha sempre più uno scopo decorativo, diventando una vera e propria moda.

Oramai questa pratica di perforazione si può applicare a qualsiasi parte del corpo così da poter introdurvi orecchini, anelli o forme di tutti i tipi. Anche le tipologie di piercing sono ormai diverse: si passa dal classico buco fino al doppio foro da cui far entrare ed uscire un’unica barra.

C’è però una cosa che accomuna tutti i fori cutanei: una guarigione lunga fatta di sacrifici. Attenzione alla cura del piercing perché, se sottovalutata, potrebbe rivelarsi pericolosa e indice di questa problematica allarmante.

Prima di cominciare, informiamoci

Stiamo parlando di una vera e propria ferita che cambierà per sempre il nostro modo di vederci e di farci vedere e che potrebbe anche cambiare i nostri connotati. Tutti motivi più che validi per fare alcune considerazioni preventive per far sì che tutto vada nel migliore dei modi.

Scontato, ma non sempre, è quello di pensare con molta calma al punto preciso e al tipo di piercing da applicare. Subito dopo arriva la decisione più importante: quella di scegliere la persona che effettuerà il foro, il piercer. Quest’ultimo deve rispettare tutti i requisiti igienico-sanitari, nonché possedere tutti gli attestati previsti dalla legge.

Attenzioni alla cura del piercing perché se sottovalutata potrebbe rivelarsi pericolosa e indice di questa problematica allarmante

La ferita che si crea con il piercing non è come un classico taglio. Infatti il nostro organismo non sa creare una crosta che possa difenderci da batteri e sporcizia. Questi ultimi portano diverse problematiche, anche gravi come possono essere le infezioni. Inoltre, se interessano parti delicate del corpo e se trascurate, le infezioni potrebbero aggravarsi portando a febbre alta e altre problematiche più o meno gravi. Sarà compito nostro difenderci da questi attacchi mantenendo la ferita pulita in modo che la cicatrizzazione avvenga nella maniera consona.

Per almeno le prime 2 settimane la cura del piercing deve essere svolta 2 volte al giorno, preferibilmente mattina e sera. Prima di medicare la ferita è obbligatorio avere le mani davvero pulite ed igienizzate.

A questo punto possiamo ammorbidire il foro con una soluzione salina e un panno sterile che non rilasci pelucchi. Nel processo di pulizia è sconsigliatissimo muovere o, addirittura, rimuovere l’orecchino. Se ne disponiamo e se il piercer ce li ha raccomandati, possiamo applicare prodotti specifici per la guarigione del piercing. La guarigione ha tempistiche tutt’altro che omogenee, cambiando, anche di parecchi mesi, in base a dove il foro è collocato.

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