Attenzione al SIT perché favorisce la riforma che terrorizza gli italiani

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L’Agenzia delle Entrate da qualche giorno ha a disposizione una nuova piattaforma con cui può ricavare tutti i dati di un immobile. Uno strumento che è ritenuto l’ultimo importante tassello della riforma del catasto, tanto temuta dai proprietari di un immobile. Da questo momento tutti i proprietari d’immobile devono fare molta attenzione al SIT perché favorisce la riforma che terrorizza gli italiani.

Il SIT, la nuova piattaforma a disposizione dell’Agenzia delle Entrate

La novità degli ultimi giorni è il SIT. È l’acronimo di Sistema Integrato del Territorio ed è una sigla che la stragrande maggioranza degli italiani, per non dire tutti, dovrà conoscere. Infatti il SIT è la nuova piattaforma informatica dell’Agenzia delle Entrate con cui sta mappando tutto gli immobili d’Italia. In questa piattaforma confluiranno progressivamente tutti i dati dei 74 milioni di immobili urbani e dei 60 milioni di terreni. A regime con un solo click il Fisco avrà a disposizione per ogni immobile, atti, valori catastali, mappe, fino alle immagini satellitari dell’immobile.

Tutti i dati legali di un immobile saranno immediatamente a disposizione interrogando la piattaforma. E questo è senza dubbio un enorme vantaggio per le compravendite, specialmente per chi dovesse acquistare un immobile. Ma sarà anche una potente arma di controllo del Fisco. E soprattutto un potente strumento che permetterà quella che da tempo si invoca ma che nessun Governo osa fare. La riforma del sistema catastale.

In Italia ogni immobile ha un valore catastale. Su questo valore si calcolano tutti i tributi. L’imposta di registro, l’IMU, i valori da inserire nella dichiarazione dei redditi, si basano tutti su una rendita catastale che risale a 30 anni fa. Senza tenere conto del fatto che l’attuale valore catastale non prende in considerazione i metri quadri dell’immobile, ma il numero dei vani.

Attenzione al SIT perché favorisce la riforma che terrorizza gli italiani

Da tempo si parla di una modifica di questi valori, una riforma catastale che adegui il valore catastale ai valori di mercati. Un aggiornamento che viene rimandato da Governo a Governo perché è ovvio che sarebbe una riforma che non porta consenso elettorale. Un adeguamento dei valori catastali ai valori di mercato farebbe lievitare molto le imposte sugli immobili. Lo Stato vedrebbe aumentare le sue entrate fiscali, ma per le famiglie italiane, che all’85% posseggono una casa, la riforma sarebbe vessatoria.

Finora il rinvio della riforma fiscale è stato giustificato con la difficoltà di mappatura dell’intero patrimonio immobiliare italiano. Ma adesso con il SIT, questo alibi è scomparso. Il Sistema Integrato del Territorio è l’ultimo tassello per una riforma del catasto che appare sempre più inevitabile. Prima o poi si farà. Specialmente adesso con l’enorme debito pubblico accumulato dallo Stato, che richiede di essere necessariamente ridotto nei prossimi anni.  Il ritocco ai valori catastali sarà certamente uno degli strumenti utilizzati per reperire le risorse finanziarie necessarie.

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