Attenzione ai visti di conformità nel Superbonus, si rischia fino a 7 anni di reclusione

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Il Superbonus prevede che il professionista rilasci visti di conformità per lo sconto in fattura e la cessione del credito a terzi. Bisogna fare molta attenzione, perché i professionisti potrebbero incorrere in reati penali. Si rischia la reclusione fino a sette anni. Analizziamo cosa prevede la normativa e a cosa fare attenzione.

Attenzione ai visti di conformità nel Superbonus, si rischia fino a 7 anni di reclusione

I reati che si realizzano nei visiti di conformità sono “falsità ideologica in certificati”, punibile dal Codice penale all’art. 481. Oppure, potrebbe configurarsi la “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”, punibile dall’art. 640 bis.

Nel primo reato incorre il professionista che attesta una dichiarazione o un certificato falso. Si rischia fino a un anno di reclusione o una multa da 51 euro fino a 516 euro.

Nel secondo reato, invece, la pena di reclusione va dai due ai sette anni. Inoltre, si procede d’ufficio nel caso in cui la falsificazione del documento riguarda finanziamento, contributi, mutui agevolati, eccetera.

Bisogna considerare anche un altro aspetto, che la responsabilità penale non include la responsabilità civile e amministrativa.

Quindi, bisogna fare molta attenzione ai visti di conformità nel Superbonus, si rischia fino a 7 anni di reclusione.

Oltre ai reati sopra esaminati, i soggetti che rilasciano asseverazioni e attestazioni infedeli, subiscono una sanzione amministrativa che oscilla da duemila a quindicimila euro. La sanzione si applica su ogni attestazione o asseverazione infedele.

La polizza assicurativa per i professionisti

I professionisti devono fare attenzione ai visti di conformità nel Superbonus, si rischia fino a 7 anni di reclusione. Di conseguenza, sono tenuti a stipulare una polizza assicurativa della responsabilità civile.

La polizza deve contenere un massimale che copra il numero delle asseverazioni o attestazioni che il professionista dovrà rilasciare, e comunque, non può esser inferiore a 500mila euro. Infatti, la polizza serve a garantire i propri clienti e l’eventuale risarcimento dei danni provocati con una dichiarazione infedele.

Bisogna precisare, infine, che la responsabilità civile del professionista può essere nei confronti del cliente o di colui che ha acquistato il credito. Questo, nel caso comporti una revoca dei crediti o delle detrazioni fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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