Attenzione ai controlli incrociati dell’Agenzia delle Entrate per chi presenta l’ISEE

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Non sono pochi i contribuenti italiani che stanno presentando l’ISEE per ottenere bonus e indennità economiche. Oltre ai vantaggi finanziari che derivano dagli aiuti governativi occorre tuttavia fare attenzione ai controlli incrociati dell’Agenzia delle Entrate per chi presenta l’ISEE. Ciò perché nel momento in cui si inoltra la richiesta di sussidi governativi bisogna dichiarare nel dettaglio la propria condizione reddituale. Il che significa che ci si espone a verifiche e accertamenti fiscali molto puntuali che servono a limitare le dichiarazioni mendaci.

A tal proposito, gli Esperti di Proiezionidiborsa suggeriscono la lettura dell’articolo “Cosa succede se non si dichiara tutto nell’ISEE?”. Per mantenere basso il reddito ISEE alcuni contribuenti potrebbe difatti omettere di dichiarare alcune entrate. Ma nascondere il possesso di beni mobili o immobili espone al rischio di sanzioni assai pesanti. Il Comitato di Redazione vi suggerisce di presentare dichiarazioni veritiere e di prestare molta attenzione ai controlli incrociati dell’Agenzia delle Entrate per chi presenta l’ISEE.

Attenzione ai controlli incrociati dell’Agenzia delle Entrate per chi presenta l’ISEE

I contribuenti che desiderano ricevere indenni, agevolazioni e sostegni economici dallo Stato devono presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Ma a partire dallo scorso 1° gennaio 2020 il Fisco effettua verifiche automatiche sulle informazioni che compaiono nelle autodichiarazioni. Nella circolare n. 96/2020 l’INPS il lettore troverà indicazioni relative agli accertamenti che partono in automatico a seguito della presentazione dell’ISEE.

Trattandosi di modelli precompilati e di informazioni autodichiarate ovviamente  potrebbe accadere che intenzionalmente o per errore il contribuente ometta alcuni dati. Per evitare tentativi di evasione fiscale o indebita percezione di bonus e indennizzi finanziari il Fisco fa scattare controlli a tappeto. L’Agenzia delle Entrate passa così al setaccio il patrimonio mobiliare del dichiarante. Sotto la lente degli accertamenti finiscono pertanto il saldo e la giacenza media sul conto corrente. L’autorità fiscale effettua così controlli incrociati fra i dati che il contribuente dichiara e quelli già presenti nell’Archivio dei rapporti gestito dall’Agenzia delle Entrate. Nulla pertanto sfugge all’automatismo delle verifiche per cui si conferma del tutto imprescindibile fornire dichiarazioni reddituali che riportano l’effettiva situazione economica del contribuente.

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