Attenzione ad acquistare prodotti con olio di palma perché la scienza avrebbe rivelato i possibili effetti sulla salute

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Nei reparti dei supermercati, è ormai abbastanza comune leggere sulle confezione di biscotti e merendine la dicitura “senza olio di palma”. Generalmente, queste parole sono ben evidenziate sulla confezione, segno che per gli esperti di marketing l’assenza di olio di palma sia un valore aggiunto. Ma che cos’è l’olio di palma e perché sarebbe pericoloso? In questo articolo ci proporremo di rispondere a queste domande. Si tratta di un argomento dibattuto a lungo in passato, ma che ora si arricchisce di recentissime evidenze scientifiche che sembrerebbero giustificare i timori precedenti. Attenzione quindi ad acquistare prodotti con olio di palma, perché la scienza avrebbe rivelato i possibili effetti sulla salute.

Che cos’è?

L’olio di palma è un olio vegetale e l’acido palmitico è l’acido grasso in esso più abbondante. Nel corpo umano l’acido palmitico è un costituente fondamentale delle membrane cellulari e interviene in numerosi processi metabolici. Si produce o direttamente dal nostro organismo o è introdotto con la dieta.

Gli oli vegetali (tra cui l’olio di palma) e le margarine, prima di venire utilizzati negli alimenti, vengono raffinati ad alte temperature (200 °C). In questo processo, si producono alcune molecole contaminanti  (come per esempio il glicidolo) che possono essere dannosi per l’uomo. Secondo un rapporto dell’EFSA (European Food Safety Authority), per esempio, esisterebbero sufficienti prove per indicare che il glicidolo abbia un effetto carcinogenico e genotossico. L’olio di palma, rispetto ad altri oli vegetali, contiene quantità più alte di queste molecole.

Attenzione ad acquistare prodotti con olio di palma perché la scienza avrebbe rivelato i possibili effetti sulla salute

In un articolo appena pubblicato sull’autorevole rivista Nature (Pascual G et al, 2021), i ricercatori avrebbero scoperto per la prima volta un legame tra acido palmitico presente, nell’olio di palma, e metastasi tumorali di carcinomi orali e melanoma.

Già in passato, alcuni studi avevano portato a ipotizzare un legame di questa molecola con il cancro. In questo studio, in particolare, si evidenzierebbe come l’acido palmitico sia in grado di alterare il genoma del tumore, aumentando la probabilità che il cancro si diffonda.  La ricerca avrebbe scoperto che quando l’acido palmitico è integrato nella dieta dei topi, non solo contribuirebbe alla formazione di metastasi, ma eserciterebbe anche effetti a lungo termine sul genoma. Infatti, le cellule cancerose che sono state esposte all’acido palmitico nella dieta solo per un breve periodo di tempo sono rimaste altamente metastatiche anche quando l’acido palmitico è stato rimosso dalla dieta.

I ricercatori avrebbero individuato le ragioni per cui questo avviene e avrebbero evidenziato i dettagli molecolari di questo processo. Ora sono pronti a condurre studi ulteriori per trovare nuovi farmaci che possano bloccare il meccanismo appena scoperto.

Nello studio si sottolinea che altri acidi grassi, come gli omega 3 e gli omega 6, non avrebbero mostrato lo stesso effetto dell’acido palmitico.

È ancora prematuro, secondo gli scienziati, determinare se una dieta povera di acido palmitico possa essere efficace nel rallentare il processo metastatico. Sono necessari studi clinici controllati, che trasferiscano queste scoperte su un piano medico e terapeutico.

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