Attenzione a questo livello oltre il quale Piazza Affari può mettere il turbo

piazza affari

Se si osserva la Borsa di Milano, si può notare come da qualche seduta i prezzi siano praticamente fermi. Durante la giornata si sale e si scende, ma alla fine il listino chiude allo stesso livello della seduta precedente. Ma qualcosa comincia a muoversi. La soglia da monitorare è 23.400 punti. Quindi, attenzione a questo livello oltre il quale Piazza Affari può mettere il turbo.

Ecco quali potrebbero essere gli scenari per oggi e per le prossime sedute.

Piazza Affari inizia a mostrare timidi segnali di rialzo

A Piazza Affari si iniziano a notare i segnali di una nuova fase rialzista. Nella seduta di mercoledì i volumi sono stati più alti di circa l’80% rispetto alla media delle ultime 20 sedute.

Nella seduta di ieri il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB)  ha chiuso in calo dello 0,1% a 23.063 punti. Ma in avvio di seduta si è spinto fin quasi a 23.300 punti. Inoltre, il minimo della seduta di ieri, quasi coincidente con il valore di chiusura, e ben superiore ai minimi delle precedenti 5 sedute.

Sono segnali importanti che mostrano come l’indice di Piazza Affari stia lentamente spostando il baricentro verso l’alto. Perché possa fare un ulteriore passettino anche nella seduta di oggi, sarebbe importante che i prezzi riuscissero a salire oltre i 23.300 punti.

La soglia da monitorare con attenzione oggi e nelle prossime sedute

Meglio se terminassero sopra i 23.400 punti, che è una soglia da monitorare attentamente. Occorre fare attenzione a questo livello oltre il quale Piazza Affari può mettere il turbo.

Impresa non facile perché il contesto azionario europeo non è dei migliori. E perché Oltreoceano, sembra che per gli indici USA sia arrivato il momento di una sana correzione.

Considerati questi fattori, si potrebbe assistere anche a una seduta al ribasso, anche perché il venerdì non è favorevole ai rialzi. Se i prezzi dovessero scendere sotto i 23.000 punti, potrebbero spingersi a 22.800 punti. Se si fermassero su questo supporto non sarebbe un dramma.

Attenzione alle sorprese che potrebbe riservare ENI

Intanto alcune blue chip sono entrate nel mirino degli investitori istituzionali. Tra questi c’è ENI. Il titolo, dopo una decisa correzione a gennaio, da febbraio ha ripreso a salire, con i volumi in constante crescita.

Ieri l’azione ha chiuso a 9,68 euro, ma ha toccato un massimo a 9,78 euro, molto vicino ai massimi a 12 mesi di 10,10 euro. Il superamento dei 9,8 euro spingerà l’azione verso i 10,1 euro. Sopra questo livello si apriranno spazi per una salita del 30% fino a 13 euro.

Questo quadro rialzista sarà negato solamente con un ritorno dei prezzi sotto 9,55 euro. Il primo obiettivo sarebbe 9,4 euro. Ma successivamente il titolo potrebbe scendere fino a 9 euro.

Approfondimento

Questa l’analisi multidays e il punto sui mercati internazionali dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa.

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