Attenzione a questo fattore a Piazza Affari perché potrebbe essere il motore che spingerà i prezzi della Borsa di Milano

Ftse Mib

La Borsa di Milano ha chiuso in modo inaspettato l’ultima seduta della settimana scorsa. L’andamento non atteso potrebbe essere un’indicazione sulla direzione che Piazza Affari potrebbe prendere oggi e nelle prossime sedute.

Nella seduta di giovedì 14 aprile, ultima della settimana prima delle feste pasquali, 2 eventi hanno scosso due listini azionari. Oltreoceano Elon Musk, il patron di Tesla, ha lanciato un’offerta amichevole di acquisto del totale del pacchetto azionario di Twitter. Musk ha offerto 54,2 dollari ad azione. Il patron di Tesla la settimana prima di proporre l’offerta aveva acquisito il 9,2% delle azioni del social network preferito dai politici.

Nello stesso giorno a Piazza Affari la famiglia Benetton lanciava un’offerta di acquisto per l’intero pacchetto azionario di Atlantia non in suo possesso. La famiglia Benetton detiene attualmente il 33,1% delle azioni della società ed ha offerto 23,74 euro per il restante 66,9%.
A gennaio il fondo americano KKK aveva proposto l’acquisto dell’intero pacchetto azionario di TIM per 0,505 euro ad azione. Sempre nei giorni scorsi Crédit Agricole ha acquisito il 9,18% del capitale della italiana Banco BPM. Tra l’altro questa operazione ha una forte analogia con l’acquisizione del 9,2% di Elon Musk su Twitter prima di lanciare l’offerta.

Attenzione a questo fattore a Piazza Affari perché potrebbe essere il motore che spingerà i prezzi della Borsa di Milano

Atlantia, TIM e Banco BPM, sono solo la punta dell’iceberg di una serie di azioni della Borsa italiana che potrebbero essere oggetto di scalate. Infatti secondo gli analisti molte delle blue chips quotate sul nostro listino sono sottovalutate. Per esempio il titolo Ferrari ha chiuso giovedì a 206,8 euro, eppure secondo gli analisti di BNP Paribas dovrebbe valere 255 euro, oltre il 20% in più della chiusura del 14 aprile.

L’interessamento dei grandi investitori per le azioni sottovalutate del nostro listino, è molto positivo. Occorre fare attenzione a questo fattore perché potrebbe essere il motore che spinge la nostra Borsa nelle prossime settimane.

Lo stesso indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) è sottovalutato rispetto ai massimi assoluti toccati a marzo del 2000. Nell’ultima seduta della settimana l’indice maggiore di Piazza Affari ha chiuso a 24.862 punti. Questo valore è meno della metà del valore record di 51.273 punti toccato il 7 marzo del 2000. Ma è un valore molto lontano anche dal massimo relativo toccato a maggio del 2007 a 44.360 punti. Quindi la nostra Borsa avrebbe ampi margini di apprezzamento.

L’ultima seduta prima di Pasqua è stata molto positiva al di là del risultato. L’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,5% ed ha terminato sopra la trendline ribassista che bloccava i prezzi dal 29 marzo. Purtroppo l’indice maggiore di Piazza Affari non è riuscito a chiudere sopra i 25.000 punti ma questo obiettivo potrebbe essere raggiunto nella seduta odierna. Una chiusura sopra questa soglia psicologicamente importante, potrebbe spingere i prezzi in area 25.400/25.500 punti. Invece un ritorno dei prezzi sotto 24.500 punti sarebbe negativo e potrebbe riportare l’indice di Piazza Affari in area 24.200 punti. Questo scenario confermerebbe il trend al ribasso in atto dal 29 marzo.

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