Attenzione a questi valori della pressione perché potrebbero essere il campanello d’allarme dell’ipertensione e di altri problemi da non sottovalutare

pressione

L’ipertensione è una condizione che colpisce moltissime persone, indipendentemente dal sesso. Basti pensare che l’Istituto Superiore di Sanità stima che quasi metà della popolazione maschile tra i 35 e i 74 anni ne soffra. Una percentuale che scende al 40% circa per quanto riguarda quella femminile. Su queste pagine, abbiamo già parlato di come poter prevenire l’arrivo dell’ipertensione. Oggi approfondiremo l’argomento e analizzeremo la fase che precede la patologia conclamata. E scopriremo perché dobbiamo fare attenzione a questi valori della pressione e quando iniziare a monitorarli. Prevenire è sempre meglio che curare, come recitava una famosa pubblicità.

Cos’è la pre-ipertensione e quali sono i valori limite

La pre-ipertensione è lo stato che precede l’ipertensione vera e propria. In linea di massima, i valori normali dovrebbero essere compresi tra gli 80 mmHg della pressione diastolica e i 129 della pressione sistolica. Si parla, invece, di ipertensione conclamata quando i valori superano i 90 mmHg e i 140 mmHg.

Ma è la fase intermedia quella in cui possiamo intervenire, per non dover ricorrere in futuro alle terapie farmacologiche. Con una pressione diastolica che oscilla tra 85 e 89 mmHg e una sistolica tra 130 e 139 mmHg dobbiamo immediatamente rivolgerci al medico. Sarà lui a indicarci la strada diagnostica da seguire e le abitudini di vita da cambiare in tempi brevi.

Purtroppo, la pre-ipertensione è una condizione molto diffusa in ogni fascia di età. Per questo motivo, dovremmo sempre controllare la pressione a intervalli di tempo regolari a partire dai 35 anni.

Attenzione a questi valori della pressione perché potrebbero essere il campanello d’allarme dell’ipertensione e di altri problemi da non sottovalutare

La fase della pre-ipertensione è spesso complessa da gestire, perché non dà vita quasi mai a sintomi evidenti e prolungati. È, però, una condizione da tenere sotto controllo perché, a lungo andare, potrebbe portare all’ipertensione vera e propria. Con la conseguenza di aumentare notevolmente il rischio di affaticamento del sistema cardiovascolare e di altri problemi gravi, come l’arteriosclerosi e l’insufficienza renale.

Cosa fare in caso di pre-ipertensione

Come abbiamo detto in precedenza, se abbiamo valori che rimandano alla pre-ipertensione, dovremo consultare il medico curante. Ci indicherà le analisi da fare e soprattutto le abitudini sane da tenere. In linea di massima, e senza voler dare prescrizioni mediche, anche per la pre-ipertensione sono validi i consigli legati all’ipertensione.

Ovvero quelli di adottare un regime alimentare sano ed equilibrato, fatto di alimenti poveri di sodio, ricchi di potassio e di fibre. A esso dovremmo abbinare un controllo del peso e della gestione dello stress. Il tutto accompagnato da un’attività fisica costante proporzionata alle nostre condizioni di salute.

Approfondimento

Se siamo stanchi dei soliti cavolfiore, verza e broccoli, dobbiamo cucinare questo contorno incredibile che potrebbe aiutarci contro colesterolo e pressione alta

Consigliati per te