Attenzione a questi 4 falsi miti da sfatare sulla conservazione dei cibi anche per non avere problemi alla salute

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La conservazione dei cibi è un’operazione delicata che riguarda direttamente la salute. Con l’arrivo della bella stagione e con l’aumento delle temperature, conservare gli alimenti in modo corretto diventa fondamentale. Purtroppo, però, ci sono ancora troppe false credenze sulla conservazione dei prodotti alimentari e alcune di queste potrebbero creare qualche problema alla salute.

Per esempio, la conserva è uno dei cibi più amati dagli italiani, ma se mantenuta non correttamente può diventare molto pericolosa per la salute. Potrebbe accadere che dopo aver mangiato della conserva si avverta nausea e vomito e si abbia la diarrea. In questo caso si potrebbe essere in presenza del fenomeno del botulismo alimentare. I sintomi sopra indicati si possono verificare dopo qualche ora ma anche dopo qualche giorno.

Attenzione a questi 4 falsi miti da sfatare sulla conservazione dei cibi anche per non avere problemi alla salute

La data di scadenza di un cibo è una caratteristica fondamentale, probabilmente la prima da guardare quando si acquista un prodotto. Eppure molti si confondono ancora leggendo le indicazioni. Se sull’etichetta prima della data è riportato il termine “preferibilmente”, significa che il prodotto è commestibile anche dopo quella scadenza. Se la confezione riporta esclusivamente il giorno della scadenza, mangiare il cibo oltre quella data potrebbe creare problemi di salute, indipendentemente dalla sua conservazione.

Il termine ultimo per il consumo dei prodotti a lunga conservazione è valido solo nel caso la confezione sia integra. Quando il prodotto si apre, si altera lo stato di conservazione e la data di scadenza non è più valida. Quindi, attenzione al momento dell’apertura di prodotti come farina, riso, pasta, pangrattato, latte, pelati, eccetera. Segniamo il giorno dell’apertura perché dopo qualche mese potrebbero non essere più alimenti commestibili, indipendentemente dalla data di scadenza segnata sulla confezione.

Frigorifero sì o frigorifero no?

I prodotti che contengono acqua una volta aperti dovrebbero essere conservati in frigorifero, come il latte e le bibite. Ma questo vale anche per le scatolette come i legumi in barattolo, il tonno, i pelati. Non è invece indispensabile conservare le uova in frigorifero al contrario di quello che si pensa. Probabilmente molti di noi già mettono questo prodotto in fresco, facendo benissimo, ma non è strettamente necessario. In fondo, pensiamoci bene, nel supermercato le uova non sono conservate in frigo.

A proposito di frigorifero, molti pensano che gli alimenti congelati siano meno nutrienti di quelli freschi. Questa è una falsa credenza. Anzi a volte potrebbe essere vero il contrario. Potrebbe accadere che un ortaggio conservato a temperatura ambiente per alcuni giorni, potrebbe perdere valore nutrizionale. Se passano molti giorni dal momento in cui viene colto al momento in cui viene mangiato, senza essere congelato, alcune sue vitamine potrebbero deteriorarsi.

Il decalogo del Ministero sulla preparazione della conserva

Quindi nella conservazione dei cibi occorre fare attenzione a questi 4 falsi miti e alle varie false credenze. Tornando alla preparazione della conserva, non è un caso che il Ministero della salute abbia stilato un decalogo su come preparare correttamente questo prodotto. Per la conserva fatta in casa occorre seguire delle regole ben precise e non affidarsi a delle credenze. I prodotti scelti per la sua preparazione devono seguire una attenta manutenzione. Le regole guida del Ministero in questo senso sono molto precise.
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