Attenzione a questi 12 marchi di latte fresco contaminati, i lotti scadono dopodomani

latte

Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo precauzionale di vari lotti di latte fresco pastorizzato parzialmente scremato. Li hanno distribuiti una dozzina di marchi presenti sul mercato italiano nei giorni scorsi.

Il richiamo è stato necessario per la presenza di presunte ‘sostanze inibenti’, che sono quasi sempre gli antibiotici somministrati in quantità troppo elevata ai bovini da latte negli allevamenti. Ecco quali sono i marchi interessati e cosa dobbiamo fare se abbiamo in casa bottiglie o cartoni.

I prodotti ritirati in bottiglia o cartone

I marchi interessanti dal provvedimento sono Cadoro Ticonviene, Affresco Alta Levità, Blanc, Io Fvg, Latteria Cividale e Lessinia. Ai quali si aggiungono i marchi Bianco Friuli, Latte Carso, Latteria Coderno, Latte Vivo, e Mungi e Bevi.

Questi prodotti sono stati distribuiti in bottiglie o cartoni in formato da 1 litro e, solo per quanto riguarda i marchi Latte Vivo, Lessinia e Blanc, in confezioni da mezzo litro, con la data di scadenza 12 settembre 2021. A scopo cautelativo, si raccomanda di non consumare il latte fresco con i marchi e la data di scadenza segnalati. Possiamo certamente restituire le confezioni al punto vendita d’acquisto.

Un richiamo circoscritto o forse no

Attenzione a questi 12 marchi di latte fresco contaminati, i lotti scadono dopodomani. Le bottiglie e i cartoni di latte fresco richiamati, di tutti i marchi coinvolti, sono state prodotte dall’azienda Latte Vivo SRL in provincia di Udine. Dunque, la diffusione potrebbe anche essere rimasta solo circoscritta al Nord Est.

Ma molti pendolari stanno rientrando in questi giorni dalle vacanze in Italia e altri vanno a casa dall’Italia all’estero. Senza contare quelli che si sono recati alla Mostra Internazionale d’arte Cinematografica a godersi Venezia78 primi film, red carpet stellari e Leone d’oro a Benigni.

Latte fresco, le differenze

Il latte fresco crudo, che può essere conservato per pochi giorni, è diverso da quello venduto in bottiglie di colore blu, che si conserva fino a otto giorni. Il latte crudo deve esser rifornito giornalmente nei negozi e dobbiamo conservarlo in frigo tra 0 e 4 gradi.

Molti allevamenti negli ultimi anni si sono organizzati per rifornire la distribuzione di questo prodotto, anche attraverso distributori automatici posti sulle strade o nelle zone residenziali.

Riscuotendo un grande successo: il latte fresco crudo possiede un gusto ben al di sopra di quello a scadenza prolungata. E ovviamente è molto superiore a quello a lunga conservazione. È perfetto anche per chi ama il benessere alla massima potenza oppure vuole provare a fare lo yogurt greco in casa.

Attenzione a questi 12 marchi di latte fresco contaminati, i lotti scadono dopodomani

Tuttavia, dovremmo sempre bere il latte garantendo la massima salubrità ai nostri cari. Perché il latte fresco contiene microorganismi patogeni vivi e attivi che devono stare sotto controllo. Per questo motivo il latte crudo dovremmo sempre bollirlo prima di consumarlo, per garantirci un consumo in sicurezza.

Purtroppo, molto spesso accade che i figli consumino il latte fresco direttamente dalla bottiglia appena tolta dal frigo, per deliziare le papille gustative.

La cosa migliore da fare, dunque, è bollirlo un attimo appena lo portiamo a casa, in un pentolino sul fuoco. E poi metterlo non nel cartone o nella bottiglia di acquisto, ma in un nostro contenitore personalizzato. In questo modo i nostri familiari si abitueranno a utilizzare quello e sapranno sempre che si tratta di latte messo in sicurezza.

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