Attenzione a queste azioni sintomo di un perfezionismo deleterio

perfezionismo

Chi si relaziona con una persona perfezionista ha tanto da guadagnare. Si tratta di un profilo estremamente affidabile, che onora i propri impegni e adempie i propri obblighi. Ma i perfezionisti, dal canto loro, vivono momenti di angoscia. Il Team di ProiezionidiBorsa consiglia, quindi, di prestare attenzione a queste azioni sintomo di un perfezionismo deleterio.

Cosa vuol dire essere perfezionisti

Un anno difficile, questo che è giunto al termine, per i perfezionisti. Tenere sotto controllo certi eventi, situazioni complesse e calcolare pro e contro è stato difficile per i maniaci del controllo. Si tratta di un vero e proprio status psicologico che vivono molte persone, per un periodo abbastanza lungo della vita. Si tratta di una vera patologia, che provoca ansia, insoddisfazione e talvolta depressione. Non è una condizione irreversibile e, se affrontata nella giusta maniera, costituisce oggetto di controllo.

I sintomi del perfezionismo

Sono queste le ragioni del perché bisogna prestare attenzione a queste azioni sintomo di un perfezionismo deleterio. Ma come riconoscerlo? I perfezionisti avvertono disagio nelle situazioni impreviste, tendono a voler controllare anche la vita altrui e sono spesso stressati. Spesso giudicano inaffidabile l’operato altrui e tendono a voler sostituirsi alle persone perché convinti di poter fare meglio.

Non si tratta di superbia o egoismo, ma di una rara convinzione (talvolta non troppo sbagliata) di saper fare meglio. Abbandonarsi al caso? Assolutamente impossibile. Quando, poi, la mancanza di autostima accompagna il perfezionista, il suo status psicologico ne esce fortemente provato.

Come combatterlo

Prima regola per combattere il perfezionismo è abbandonarsi agli aventi. In certi casi si usa l’espressione “vivi e lascia vivere”, che ben si presta a diventare il motto del perfezionista. Affidatevi al caso e lasciate correre gli eventi. Poi, è importante delegare i comportamenti e lasciare che gli altri partecipino alla propria quotidianità.

Ultima regola è, poi, stravolgere il proprio quotidiano e rompere la routine tipica. Svolgere sempre le stesse azioni crea una sorta di comfort zone che nuoce al perfezionista. Ma l’aspetto veramente più importante è comprendere che è impossibile controllare proprio tutto. In quanti possono dire di esserci realmente mai riusciti?

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