Attenzione a questa spesa che concorre al cashback

rifornimento carburante

Abbiamo già messo in guardia i lettori perché non tutti i pagamenti effettuati con moneta elettronica sono validi per il cashback. In pratica alcuni pagamenti, anche se effettuati con bancomat o carta di credito, non faranno ottenere alcuna restituzione al consumatore. Oggi raccomandiamo, invece, di fare attenzione a questa spesa che concorre al cashback.

Non ce lo aspetteremmo perché il Governo ha voluto incentivare l’uso della moneta elettronica in quei settori in cui i consumatori tendevano ad usare i contanti. Quindi sono escluse le spese relative ai settori in cui veniva già ampiamente usata la moneta elettronica.

Per questo sono esclusi dal meccanismo del cashback tutti gli acquisti effettuati online. Per gli acquisti via internet, infatti, è ovviamente necessario utilizzare moneta elettronica. Il Governo non aveva alcun interesse a favorire ulteriormente questi acquisti concedendo il rimborso percentuale su quanto speso. Per questo motivo stupisce che sia stata fatta rientrare nel cashback questa ulteriore spesa.

Attenzione a questa spesa che concorre al cashback

Si tratta della spesa per rifornimento di carburante dal benzinaio. La scelta stupisce perché in effetti, anche grazie alla diffusione delle stazioni self service, erano già frequenti i pagamenti elettronici. In ogni caso le news di Palazzo Chigi confermano che il carburante rientra tra gli acquisti che garantiscono il rimborso. Le regole da seguire sono, ovviamente, le stesse valide per tutto il procedimento del cashback.

Quindi, dal giorno 8 dicembre, fino alla fine dell’anno, saranno sufficienti dieci pagamenti con moneta elettronica. Se entro la fine dell’anno il cittadino raggiungerà i dieci acquisti con bancomat o carta gli verrà restituito il 10% di quanto ha speso.

Il 10% si restituirà, però, solo fino ad un tetto massimo di spesa di 150,00 euro . Su uno scontrino da 150 euro si  rimborseranno 15 euro. Se però lo scontrino è di 200 euro verranno rimborsati ugualmente solo 15 euro. I restanti 50 euro spesi non danno luogo a rimborso.

Inoltre, i pagamenti che danno diritto al rimborso, sono solo quelli effettuati con le carte bancomat o carte di credito che il consumatore abbia registrato sulla app IO. La app è gratuita e messa a disposizione dal Governo. Dal 1 gennaio 2021 stesse regole. Con la differenza che gli acquisti con moneta elettronica dovranno essere almeno 50 in 6 mesi. Altrimenti quel cittadino è automaticamente escluso dal rimborso.

Le spese per carburante danno diritto a rimborso, quelle per ricariche telefoniche, che possono essere effettuate anche all’apparecchio bancomat invece no.

Ecco, dunque, perché attenzione a questa spesa che concorre al cashback.

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