Attenzione a quando si presta l’auto. Ecco cosa può succedere

A chi spetta l’auto di famiglia quando i coniugi si separano?

Attenzione a quando si presta l’auto. Ecco cosa può succedere!

Prima di affrontare le problematiche legate ad un eventuale incidente stradale nel mentre si è alla guida di un’auto di cui non si è proprietari, chiediamoci:

Possiamo liberamente guidare un’auto intestata a terzi? E se si, quali obblighi dobbiamo rispettare e quali rischi corriamo?

La risposta alla prima domanda è di certo, affermativa.

Guidare un’auto intestata a terze persone è del tutto lecito. Chiaramente, deve essere il proprietario a prestarla, altrimenti, si rischia veramente grosso, soprattutto, in caso d’incidente stradale.

Attenzione a quando si presta l’auto

Alla seconda domanda rispondiamo così:

Se l’auto che si riceve in prestito è di un familiare convivente, non è necessario adempiere ad alcuna formalità. Si può guidare ad esempio, l’auto del fratello per tutto il periodo desiderato senza incorrere in nessuna sanzione.

Se, invece, l’auto in prestito appartiene ad un’altra persona che non sia un familiare convivente, la legge ne consente l’uso per non più di 30 giorni.

Per un periodo superiore a 30 giorni, la normativa attuale rende obbligatorio trascrivere sulla carta di circolazione le generalità dell’utilizzatore abituale ossia del possessore dell’auto.

Il proprietario o l’utilizzatore dell’auto deve comunicare alla Motorizzazione i dati del possessore dell’auto.

La sanzione

Il Codice della Strada all’art. 94 comma 4 bis disciplina l’uso continuativo o per lunghi periodi di un veicolo intestato ad altri. L’omissione della comunicazione comporta il pagamento di una multa da 728  euro a 3.636 euro.

Conducente non proprietario ha diritto al risarcimento per il sinistro stradale

Al di là delle limitazioni di responsabilità previsti nella polizza, la legge non prevede alcuna esclusione del risarcimento per l’incidente stradale nei confronti del conducente non proprietario.

Il conducente non proprietario potrà richiedere solo il risarcimento delle lesioni personali eventualmente patite a seguito dell’incidente. Non potrà, di certo, chiedere il risarcimento dei danni materiali subiti dall’autovettura di cui non è proprietario.

Qualora, invece, la polizza assicurativa preveda una limitazione di responsabilità nei confronti del solo assicurato, è necessario precisare quanto segue:

Se il conducente non proprietario dell’auto rimane coinvolto in un incidente e la colpa è sua, la compagnia pagherà il risarcimento al danneggiato, ma potrà rivalersi sul proprio assicurato.

L’assicurato, proprietario dell’auto prestata, a sua volta, potrà chiedere il risarcimento al conducente responsabile dell’incidente.

Approfondimento

Cosa succede se si affitta un appartamento ereditato senza aver presentato la dichiarazione di successione

Consigliati per te