Attenzione a Piazza Affari oggi affossata da 2 titoli perché corre un grave rischio

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Continua la situazione d’incertezza sui mercati europei. L’annuncio del proseguimento della politica monetaria accomodante da parte della BCE non è stato sufficiente a ridare vigore alle Piazze europee. Quasi tutti i listini principali del Vecchio Continente hanno chiuso l’ultima seduta della settimana in calo, anche se con perdite trascurabili. La Borsa di Milano è stata la peggiore e il suo calo è preoccupante.

Occorre fare attenzione a Piazza Affari oggi affossata da 2 titoli perché corre un grave rischio, quello di iniziare una nuova fase ribassista. Nella seduta di oggi c’è stato un segnale allarmante che se confermato la prossima settimana, potrebbe dare l’avvio ad una nuova fase negativa. La chiusura dei prezzi sotto un importante supporto e la permanente debolezza di un particolare settore azionario, non sono segnali incoraggianti.

Attenzione a Piazza Affari oggi affossata da 2 titoli perché corre un grave rischio

Per la Borsa di Milano l’ultima seduta della settimana è peggiorata nella seconda parte della giornata. Fino alle 15.00 i prezzi si sono mantenuti più o meno sui livelli della chiusura precedente. Alle 15 quando hanno cominciato ad arrivare le prime indicazioni sull’apertura di Wall street, i prezzi hanno iniziato a scendere in modo deciso. In un’ora l’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha perso oltre 250 punti. Solamente la tenuta del supporto a 25.700 punti ha impedito che il ribasso fosse superiore. In realtà i prezzi hanno chiuso ha 25.686 punti, quindi sotto la soglia importante di 25.700 punti e questo è un segnale allarmante. Al termine il Ftse Mib ha perso lo 0,8%, contro il calo dello 0,1% della Borsa tedesca e lo 0,3% di quella francese. La Borsa di Londra ha addirittura guadagnato.

Soprattutto due titoli oggi hanno affossato la Borsa di Milano. Telecom Italia, che ha perso oltre il 3% e Atlantia che ha perso il 2,9%. Queste 2 azioni hanno un peso determinante sul nostro listino. Ma anche i titoli bancari hanno contribuito in modo determinante a spingere al ribasso la Borsa. Unicredit ha perso l’1,2%, Intesa Sanpaolo l’1% e Banco BPM l’1,4%. Solo BPER Banca ha limitato le perdite ad un mezzo punto percentuale.

La permanente fatica dei principali titoli bancari a salire è uno dei motivi che inchioda la Borsa di Milano da alcune settimane. Le azioni dei principali istituti di credito pesano moltissimo sul nostro listino. Ecco perché questo settore è giudice e da solo può decretare il successo della Borsa. Senza un rialzo dei titoli bancari i prezzi del nostro listino difficilmente potranno salire.

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