Le basi imprescindibili per una vita sana sono un’alimentazione equilibrata associata ad una regolare attività fisica. Di certo questo connubio non è garanzia di salute eterna né di immunità a qualsiasi male. Certamente si tratta però di un ottimo punto di partenza in termini salutistici e di benessere.
Si parla sempre dell’importanza di assumere tutti i giorni vitamine e sali minerali. Ad esempio, per prevenire alcuni tumori è utile mangiare più spesso questa frutta e verdura. Così come abbiamo avuto modo di spiegare che questo succo che pochi bevono abbassa il rischio di tumore alla prostata.
Occorre tuttavia conoscere bene tutte le proprietà dei vari nutrienti e sapere le quantità corrette da assumere. Talvolta infatti, anche gli alimenti più sani e genuini, se in eccesso possono diventare nocivi. Ne stiamo proprio per analizzare un caso.
Attenzione a non esagerare con questi 2 nutrienti perché aumentano il rischio di tumore alla prostata
Stando ai risultati di uno studio pubblicati sul Journal of National Cancer Institute, pare che un eccesso di vitamina E e di selenio possano aumentare il rischio di tumore alla prostata.
Vitamina E e selenio
Entrambi sono micronutrienti molto importanti per la nostra salute. La vitamina E, oltre a rafforzare la vista, abbassa il rischio di patologie cardiovascolari e rallenta il declino a livello cerebrale. Il selenio, dal canto suo, essendo ricco di proprietà antiossidanti, contrasta l’invecchiamento e migliora il funzionamento della tiroide.
Assumendone dosi eccessive però gli uomini correrebbero il rischio di veder aumentare le probabilità di cancro alla prostata.
Lo studio
I ricercatori hanno eseguito lo studio SELECT (Selenium and Vitamin E Cancer Prevention Trial) su più di 35.000 uomini. Questi hanno assunto, ogni giorno, 400 UI di vitamina E e 200 microgrammi di selenio.
Ecco i risultati finali: l’integrazione di selenio porterebbe ad un aumento del rischio di cancro alla prostata fino al 91%. Un surplus di vitamina E, invece, se assunta in concomitanza con livelli bassi di selenio iniziali inciderebbe del 63% sullo sviluppo della patologia.
È bene ricordare che, durante il test, i soggetti coinvolti hanno ricevuto livelli dei due micronutrienti esaminati di molto superiori a quelli raggiungibili con la sola dieta. È comunque bene fare attenzione a non esagerare con questi 2 nutrienti perché aumentano il rischio di tumore alla prostata.
Meglio quindi evitare l’assunzione di quantità esagerate di verdura a foglia verde e frutti oleosi come mais, arachidi, noci e olive. Tutti alimenti ricchi di vitamina E. Per quanto invece riguarda il selenio, meglio ponderare l’assunzione di noci brasiliane e dei cereali integrali.
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