Attenzione a cosa dice la legge sul guaito molesto del cane in condominio

cane

La vita in condominio non è sempre tutta rose e fiori. Sono veramente tante le liti che scoppiano all’interno di un palazzo, liti che spesso necessitano dell’intervento delle forze dell’ordine.

Sotto altri punti di vista, i tribunali italiani sono pieni di controversie legali riguardanti fatti avvenuti tra condomini.

Se da un lato la tollerabilità dovrebbe fare da padrona nella vita in comune, dall’altro lato è proprio vero però che la pazienza ha un limite.

Sono numerosi gli input che possono creare liti tra i condomini, da fatti stupidi a quelli più importanti. In ogni condominio possono esserci delle divergenze soprattutto se si trova chi non vuole pagare, chi sporca oppure chi disturba il palazzo intero.

Una fonte di costanti litigi tra i condomini è il c.d. problema delle immissioni rumorose, ovvero rumori molesti provenienti dall’appartamento del vicino. Una vera seccatura dato che a volte non ci permettono ad esempio di seguire la nostra serie TV preferita o addirittura di riposare.

Nella fattispecie, rientrano anche tutte le liti causate dall’abbaiare del nostro cane. Anche se non lo riteniamo così fastidioso, il verso del nostro amico a 4 zampe potrebbe disturbare i nostri vicini. In alcuni casi questi potrebbero citarci anche in giudizio.

Attenzione a cosa dice la legge sul guaito molesto del cane in condominio

Sul tema, l’art.844 c.c. parla di responsabilità civile da qualunque tipo di immissione moleste nei confronti dei vicini. Invece sotto il profilo penale, l’art.659 c.p. elenca le sanzioni imputabili contro qualunque soggetto che arreca un disturbo.

Sono proprio questi gli articoli che oggi andremo ad analizzare per capire perché fare attenzione a cosa dice la legge sul guaito molesto del cane in condominio.

Ci sono degli orari in cui non è assolutamente possibile parlare di molestie. Il problema reale però viene a sussistere durante le c.d. ore di riposo che vanno dalle 13 alle 16 e durante la notte.

In questa fascia oraria è compito del padrone garantire il rispetto del riposo altrui, possibilmente facendo rientrare il cane in casa per evitare di disturbare.

Inoltre sulla base di questo inconveniente, la legge dice che è comunque espressamente vietato impedire a qualcuno di possedere un animale domestico a norma dell’art. 1138 c.c.

Infine per ciò che concerne gli aspetti penali, molti tribunali hanno evidenziato che i disturbi arrecati dai guati del cane devono coinvolgere una pluralità di persone e non il singolo. Anche la Cassazione ha ribadito che è necessario sempre considerare se “il disturbo sia stato effettivamente recato ad una pluralità di persone”. (Cassazione 1394/1999)

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