Attenzione a bicchieri, posate e piatti di carta: sono nel mirino dell’Unione Europea

plastica

L’Unione Europea reputa che le stoviglie di carta siano pericolose per l’ambiente, in quanto inquinanti. Esse, infatti, non sono composte al 100% di carta, quindi rappresentano una seria minaccia per l’ambiente. In particolare, si tratta non solo delle stoviglie usa e getta di carta ma anche dei prodotti biodegradabili. Quindi, attenzione a bicchieri, posate e piatti di carta: sono finiti nel mirino dell’Unione Europea. Questa, infatti, è intervenuta sulla questione, con la direttiva del 5 giugno 2019, avente ad oggetto, proprio, la riduzione dell’incidenza sull’ambiente dei prodotti di plastica. In quell’occasione, ha detto stop oltre che alle stoviglie di carta, anche agli imballaggi e alle stoviglie monouso biodegradabili. Questi sono caratterizzati da uno strato esterno  impermeabile che li rende più resistenti e li fa apparire e qualificare come prodotti di plastica. A fronte, tuttavia, della chiusura netta dell’UE, non ha tardato a replicare l’EPPA, ossia l’ ‘Alleanza Europea per gli Imballaggi di Carta.

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Replica dell’EPPA

Alla provocazione: “attenzione a bicchieri, posate e piatti di carta: sono finiti nel mirino dell’Unione Europea”, ha riposto la controparte. Senonchè, l’EPPA, di fronte al pericolo “di scomparire”, ha replicato con fervore. Anzitutto, ha commissionato uno studio per valutare l’impatto dei monouso sull’ambiente, rispetto alle stoviglie riutilizzabili. Queste ultime, per intendersi sono: i normali piatti in ceramica, posate in metallo, bicchieri di vetro ecc. Ebbene, l’indagine, risalente allo scorso 12 gennaio, ha concluso che: le stoviglie riutilizzabili generano il 177% in più di emissioni di CO2 rispetto alle monouso!

Incredibile ma vero. Con il loro utilizzo, inoltre, si consuma il 267% in più di acqua e si produce, addirittura, il 132% in più di particolato fine. Questi, tutti parametri calcolati prendendo come parametro antagonista le stoviglie monouso in carta con polimeri. Ne deriva che quelle monouso, oltre ad essere più economiche, sarebbero anche più “amiche” dell’ambiente, cioè più compatibili con lo stesso.

Da qui, la conclusione dell’EPPA, secondo cui le stoviglie di carta monouso avrebbero un impatto sul clima e sull’ambiente nettamente inferiore rispetto a quelle riutilizzabili. Infine, conclude che in un periodo di pandemia, esse sono anche più consigliabili in quanto garantiscono una maggiore igiene. Inoltre, vi è da precisare che le aziende che producono i prodotti caduti nel mirino, negli ultimi anni, hanno sviluppato nuove soluzioni più sostenibili, rinnovabili e riciclabili. Pertanto, è un errore considerare tutti i polimeri allo stesso modo. In questa direzione, infatti, si finisce per penalizzare, ingiustamente ed indiscriminatamente, un intero settore.

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