Assunzioni nel 2021 dei precari con il Decreto Milleproroghe

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Milleproroghe. La pagina più attesa era quella relativa ai concorsi indetti dalla Pubblica Amministrazione, ma sospesi a causa dell’emergenza sanitaria. In molti concorsi l’Amministrazione aveva l’obbligo di concludere le procedure concorsuali e di assunzione entro il 31 dicembre 2020. Adesso quell’obbligo è rinviato al 30 giugno 2021. C’è quindi tempo di riprendere le fasi concorsuali. E di formalizzare anche l’assunzione.

Assunzioni nel 2021 dei precari con il Decreto Milleproroghe. Il Decreto prevede anche novità per l’assunzione definitiva dei precari della Pubblica Amministrazione già inseriti in graduatorie. Infatti slitta al 31 dicembre 2021 il termine per assumere dipendenti a tempo indeterminato per posti che si siano liberati a seguito delle cessazioni per gli anni da 2009 a 2012. Un elevato numero di posti da riempire quindi!

Sempre al 31 dicembre 2021 slitta il termine per assumere Vigili del Fuoco o addetti ai comparti della Sicurezza e della Difesa. In questo caso i lavoratori da sostituire sono quelli che si sono ritirati negli anni 2013 e 2014.

Assunzioni nel 2021 dei precari con il Decreto Milleproroghe

Oltre alle assunzioni a tempo indeterminato saranno intanto confermate le assunzioni a tempo determinato per gli stessi comparti adesso elencati. In questo modo verranno temporaneamente coperti i posti lasciati liberi con le cessazioni avvenute negli anni tra il 2013 ed il 2019.

Anche nella Sanità sono previste stabilizzazioni. Per esempio, per maturare il periodo di lavoro di tre anni, anche non continuativi, ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2021. Al settore Sanità sono andati anche investimenti per il sostegno al reddito degli infermieri e dei medici. Quindi non solo nuove assunzioni. Ma anche stipendi rivisti al rialzo.

Stesso positivo risultato anche per il settore Scuola. Confermata l’assunzione di 25mila insegnanti di sostegno. Inoltre ci sono fondi ingenti per l’edilizia scolastica. Non solo nella Scuola si lavorerà di più, ma anche in condizioni ambientali migliori.

 

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