Asset tossici, si prepara una nuova bomba sui mercati?

Come trovare azioni

Abbiamo più volte decantato da queste pagine la maggiore incisività della FED rispetto alla BCE in particolare riguardo ai decisivi interventi sugli asset tossici realizzati negli Usa e non in Europa.

Questo ha di fatto ristabilito la normalità delle attività creditizie negli Stati Uniti, cosa mai realizzatasi in modo compiuto in Europa.

Come ogni medaglia vi sono due facce.

Asset tossici di nuovo in accumulazione?

Quando il credito riparte inevitabilmente le maglie si allargano fino ad arrivare a concedere prestiti ad elevato rischio di insolvenza.

Dai dati forniti recentemente dalla FED i prestiti ad elevato rischio (leveraged loans) concessi negli USA hanno raggiunto recentemente il massimo livello dal 2007.

Siamo arrivati a quota 1.100 miliardi di dollari.

Favoriti dalle migliorate condizioni del credito i leveraged loans sono prestiti concessi a società ad elevato rischio d’insolvenza o con pregresse situazioni debitoria critiche.

Non paghi degli errori del passato anche questi prestiti vengono cartolarizzati alla stessa stregua dei mutui ipotecari.

Pertanto anche i leveraged loans vengono racchiusi in obbligazioni definite collateralised loan obbligations (Clo).

La FED però pare tranquilla e non ravvisa similitudini e rischi pari a quelli dei passati CDO finiti tutti per essere poi asset tossici ovvero nemmeno più quotati e quindi vendibili.

Secondo il report della Federal Reservei Clo infatti, sono strutturati in modo più trasparente e i compratori sono molto più a conoscenza dei rischi sottostanti.

Ante Lehman Brothers, viceversa, non era altrettanto chiaro il rischio delle obbligazioni che avevano come sottostante i mutui sub-prime.

Asset tossici se li conosci li eviti, si spera…

I maggiori compratori di obbligazioni con sottostanti prestiti leveraged sono banche e compagnie di assicurazione che si spera siano ben consapevoli dei rischi.

Pertanto in base al normale  buonsenso dettato dalle esperienze precedenti i Clo sono prodotti che non dovrebbero ricoprire una grande fetta dell’allocazione di questi soggetti. Anzi!

Il rischio sistemico, dunque, secondo la FED non sarebbe preoccupante ed elevato nonostante la cifra complessiva raggiunta superi i 1100 miliardi di dollari!

La FED  ha comunque avvisato dei possibili effetti di un peggioramento delle condizioni economiche globali sui default.

In questo caso i leveraged loans e ti titoli collegati sarebbero i primi a patire la crisi sulle proprie quotazioni.

Col rischio che gli stessi finiscano con l’aggravare uno scenario di crisi già in corso.

Scenario già visto nel 2008 coi CDO.

La FED armata di 2.5 punti percentuali di tassi da abbattere in caso di crisi di liquidità rappresenta una bella barriera protettiva tanto più che un nuovo QE sarà sempre possibile.

L’attenzione però a mio parere dovrebbe essere da subito posta su una limitazione percentuale ed assoluta degli asset in Clo che ogni fondo, polizza o gestione può detenere.

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