Asset allocation e strategie di investimento sui mercati per il 2020

asset allocation

In precedenti analisi, abbiamo visto come sia possibile individuare trend di lungo termine, quindi duraturi nel tempo, e come individuare un criterio di asset allocation in base alla forza relativa.

Si tratta di combinare due diversi metodi.

Di seguito una sintetica spiegazione di questa metodica.

Per l’analisi del trend utilizzo il mio metodo PLT.

Per la scelta dell’asset allocation, dopo che PLT mi ha indicato se un singolo asset sia long o short, utilizzo la forza relativa degli asset prescelti, considerando quella di ognuno rispetto ad ogni altro asset prescelto.

Sovrappongo quindi una media di 60 mesi alla forza relativa.

Strategie di investimento sui mercati per il 2020

Quindi ottengo un valore di forza relativa per ogni asset, aggiungendo al numero uno, un numero uno per ogni rapporto di forza relativa caratterizzato dalla media a 60 mesi superiore all’indice di forza.

In passato abbiamo visto come sia possibile, ad esempio, impostare una asset allocation basata su 3 asset: indici azionari Usa (in particolare il Dow jones industrial), oro e btp.

La scelta era ricaduta su questi asset, in quanto inseriti in un trend rialzista, in base al metodo PLT.

Per decidere il punteggio della forza relativa, ho proceduto come sopra.

Facciamo un esempio sul BTP.

Di seguito il grafico del BTP, a barre mensili, e sotto i 3 indici di forza relativa.

L’ultimo in basso è ovviamente pari a zero, essendo la forza relativa dell’asset con se stesso.

Gli altri due indicatori di forza relativa sono quelli rispetto all’oro ed al Dow Jones.

Sono entrambi sotto la media mobile, quindi abbiamo due indicatori che vanno aggiunti al numero 1, da cui ricaviamo 3.

Questo significa che l’oro avrà la posizione numero 3 nella graduatoria dell’asset allocation, cioè 1 + 2 (tanti quanti sono gli indici di forza relativa inferiori alla media mobile).

Ripetiamo la stessa procedura con gli altri asset e troviamo che il Dow Jones è al primo posto e l’oro al secondo posto.

Calcolo dei pesi dell’asset allocation

Possiamo quindi assegnare, ad esempio, un 50% al Dow Jones, un 30% all’oro, ed infine un 20% al btp. Ossia peso maggiore e minore in base alla classifica della forza relativa.

Una delle caratteristiche che deve possedere una valida asset allocation, finalizzata alla costruzione di portafogli di lungo termine, è la persistenza nel tempo. Il che significa che occorre che i segnali di cambiamento siano poco frequenti, anche in caso di esposizione a rilevanti eventi esterni.

E tale è la caratteristica del metodo sopra descritto.

Infatti già in passato erano emerse indicazioni a favore di tale portafoglio, e proprio l’anno in corso ha consentito di sostenerne l’affidabilità.

Sin dal mese di gennaio si sono infatti susseguiti eventi negativi di non poco conto, sia a livello nazionale, che internazionale.

Possibile crisi del governo Conte, attacco contro il generale iraniano Soleimani, impeachment di Trump, coronavirus.

Eventi in grado, potenzialmente, di avere un rilevante ruolo destabilizzante.

Ma nulla di tutto questo è successo.

Infatti questo metodo punta a sfruttare alcuni cicli di lungo periodo che, nella loro struttura di fondo, rimangono sostanzialmente ripetitivi nel tempo.

Ed infatti gli asset prescelti continuano a mantenere impostazione rialzista.

Qualche cambio tra chi corre di più e chi meno sul breve può naturalmente intervenire, ma nella struttura di fondo le cose non cambiano.

Quindi, nessun cambio nella struttura di portafoglio, nonostante gli eventi che stiamo vivendo.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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