Asset allocation di fine anno: cosa dicono gli esperti

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A differenza dello scorso anno, il 2019 vede un’ultima parte positiva. Quale sarà allora l’asset allocation di fine anno? Cosa dicono gli esperti.

Revisione del portafoglio a fine anno

Il cambio di stagione è un ottimo momento per la revisione del portafoglio azionario e, più in generale del proprio portafoglio investimenti. Ancora di più lo è l’ultima parte dell’anno in cui è possibile sfruttare nuove occasioni di guadagno grazie al cosiddetto Rally di Natale. Quindi in queste settimane sarà opportuno rivedere l’asset allocation dei propri investimenti in vista del 2020.

Svolte positive sui margini di rischio

Le ultime notizie vogliono svolte positive sulla questione dei dazi e i margini di rischio che aleggiavano sui mercati in precedenza, si sono ridimensionate. Insomma in questi ultimi 40 giorni che ci separano dal Capodanno tutto fa pensare che, a parte un probabile ritracciamento del 3-5% nell’immediato, per la fine del 2019 il rally di Natale ci sarà.

Cosa dicono gli esperti

La progressiva stabilizzazione delle condizioni economiche ha allontanato le paure della recessione più immediata. Segnali di investimento che permettono di organizzare al meglio l’asset allocation di un portafoglio investimenti. Ma a tal proposito, cosa dicono gli esperti?

Le previsioni degli esperti

Cosa suggeriscono gli esperti sull’asset allocation di un portafoglio investimenti per fine anno? Quelli del Cross Asset Solutions team di Unigestion sottolineano come al centro dell’attenzione, soprattutto per i mercati Usa in questo periodo dell’anno, ci siano i consumatori. Anche perché parallelamente il mondo del lavoro a stelle e strisce continua ad essere interessante e soprattutto con livelli di disoccupazione ai minimi dal secondo dopoguerra. Insomma, tutto sembra essere organizzato, come detto, per ridurre i margini di rischio sui mercati e rafforzare l’ottimismo nell’ultima parte dell’anno.

Asset allocation di fine anno

Gli esperti consigliano l’esposizione ad asset legati alla crescita con preferenza per l’azionario. Questo perché le politiche di accomodamento continueranno anche nel lungo periodo, soprattutto in Europa e Giappone. Ma le stesse politiche, però portano a sottopesare i titoli di Stato e quelli legati all’inflazione. Lontano infatti il pericolo surriscaldamento dei prezzi il che favorisce l’assunzione di rischi e il miglioramento del sentiment sui mercati e tra gli investitori. Buone notizie anche per le trimestrali: tra chi ha presentato i suoi resoconti, l’80% dei protagonisti dell’S&P 500 e il 61% dei titoli dello Stoxx 600 ha battuto le previsioni. Parallelamente il VIX è calato di sette punti percentuali nel giro di trenta giorni.

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