Assegno di ben 500 euro a testa ogni mese per le persone che vivono questa situazione in questo Paese

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Sentiamo tutti i giorni parlare della conta dei danni causati dal Covid 19 e di quelli che potrebbe ancora causare. Purtroppo, infatti, oltre ad aver segnato profondamente la società, la pandemia ha lasciato strascichi importanti su diverse persone.

Una delle categorie più danneggiate da questo periodo storico è proprio quella dei giovani. Come riporta Eurostat, infatti, i giovani tra i 15 e i 29 che non lavorano e non studiano sono il 23,3% del totale.

Sono dati davvero allarmanti, che sottolineano una profonda situazione di disagio tra i giovani. Molti di noi, infatti, sono giovani, o contano nei propri nuclei familiari un componente giovane.

Questa iniziativa servirebbe proprio a risollevare i giovani che virano in questa situazione. Scopriamo quali sono le condizioni necessarie per poter accedere a questi 500 euro.

Assegno di ben 500 euro a testa ogni mese per le persone che vivono questa situazione in questo Paese

In una società che trova un acronimo per tutto, si è trovata una sigla anche per quella fetta di giovani che non studiano e non lavorano. Si tratta dei cosiddetti “Neet”, ovvero “Not in Education, Employment or Training”. Questa sigla indica quei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in alcun processo di formazione.

Questo fenomeno ha subito una vera e propria impennata con l’arrivo del Covid. Si tratta del 23,3% del totale di questa fascia d’età ed è proprio l’Italia a vantarne il triste primato.

Da chi è partita l’iniziativa

Tra gli Stati dell’Unione Europea si è distinta la Francia che, per risollevare questa situazione, ha proposto il “Contratto di impegno”.

Il “Contrat d’Engagement Jeune” prevede un assegno mensile di 500 euro per i ragazzi che non studiano e non lavorano e che hanno un reddito mensile inferiore a 497,50 euro. Ecco perché ci sarà un assegno di ben 500 euro a testa ogni mese per le persone che vivono questa situazione in questo Paese. L’assegno, però, verrà consegnato solo a chi rispetterà un patto.

Cosa bisognerà fare per riceverlo

Chi lo percepirà, infatti, in cambio dovrà impegnarsi a frequentare un corso di formazione dalle 15 alle 20 ore settimanali. Così, questi giovani potranno imparare un mestiere e intercettare i molti posti di lavoro disponibili in Francia, come detto dal Presidente Macron. Il sostegno economico da parte dello Stato, però, verrà interrotto se la persona non rispetterà gli impegni o rifiuterà senza motivi validi un’offerta di lavoro.

Un’iniziativa in parte simile al reddito di cittadinanza in Italia e che ha scatenato alcune critiche. Il rischio, secondo alcuni, sarebbe di creare una sorta di “assistenzialismo cronico” che non spronerebbe all’ingresso nel mondo del lavoro.

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