Assegno di 1.240 euro al mese dall’INPS per questi casi di invalidità

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I Tecnici di ProiezionidiBorsa vi illustrano quando è possibile ricevere un assegno di 1.240 euro al mese per questi casi di invalidità specifici. Si tratta di un riconoscimento per due trattamenti di tipo assistenziale che spettano ad una specifica categoria di invalidi. Di seguito vi illustriamo i dettagli e le modalità di acquisizione del diritto.

Per quali casi è possibile richiedere i sussidi economici

I trattamenti economici di tipo assistenziale che l’Istituto di Previdenza eroga in favore della persona invalida sono molteplici e differenti. Nelle nostre pagine abbiamo spesso trattato molti casi di patologie e malattie per le quali è possibile ottenere la pensione o altri benefici economici. Nel presente articolo, invece, vi spieghiamo a chi spetta l’assegno di 1.240 euro al mese dall’INPS per questi casi di invalidità specifici. Stiamo parlando dei ciechi assoluti. Chi versa in questa condizione medico-clinica invalidante, può richiedere due trattamenti economici assistenziali differenti ma compatibili.

Quando parliamo di ciechi assoluti, ci riferiamo ad una particolare categoria di ciechi civili che l’INPS riconosce come invalidi. Nello specifico, i ciechi assoluti sono quelli che hanno un residuo visivo pari a zero ad entrambi gli occhi. Questo residuo si conserva tale anche in presenza di una eventuale correzione. Ebbene, cosa riconosce l’INPS a queste persone?

Assegno di 1.240 euro al mese dall’INPS per questi casi di invalidità: quando è possibile richiederlo?

Come abbiamo anticipato sopra, si tratta di due forme di trattamento su base economico-assistenziale: la pensione di invalidità e l’assegno di accompagnamento. Trattandosi di ciechi assoluti, gli importi delle due prestazioni sono superiori rispetto alla media delle altre malattie invaidanti e per l’anno 2020 corrispondono a: 310,17 euro mensili per la pensione di invalidità e 930,99 euro mensili per l’assegno di accompagnamento. Per quanto riguarda la pensione di invalidità, questa è richiedibile se il reddito del soggetto non supera i 16.982,49 euro mensili. L’assegno di accompagnamento, invece, è richiedibile senza che vi siano limiti di reddito e l’INPS lo eroga per 13 mensilità. Come ricorda l’Istituto di Previdenza, poiché le due formule sono cumulabili, è possibile che lo stesso soggetto faccia richiesta di entrambe. In questo caso, l’interessato otterrebbe fino al 1.240 euro al mese per pensione di invalidità e accompagnamento.

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