Aspettare i 67 anni e la pensione con l’indennità fino a 1.300 euro al mese è una cosa che si può fare ma che pochi considerano

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La pensione è sempre un argomento caldo. Adesso forse lo è ancora di più, dato che della ipotetica riforma che avrebbe dovuto portare a un miglioramento dell’età di uscita non c’è più traccia. Il DEF, infatti, non ha al suo interno nessun riferimento alla riforma delle pensioni.

Le priorità della politica adesso sono altre e nel Documento di Economia e Finanze, che segna la linea di spesa del Governo fino alla stesura della Legge di Bilancio, le pensioni non esistono. Si ipotizza, inoltre, che nulla cambierà per il 2023, con il ritorno alle regole della Legge Fornero.

Aspettare i 67 anni e la pensione con l’indennità fino a 1.300 euro al mese è una cosa che si può fare ma che pochi considerano

Il ritorno alla Fornero è assai probabile, anche se a dire il vero queste regole non sono mai state superate. Anche la vecchia Quota 100 o la nuova Quota 102 non hanno eliminato le regole rigide della riforma Fornero, ma ne hanno attenuato, per pochi “eletti”, gli effetti.

Ecco che è necessario ritornare a valutare come lasciare prima il lavoro. Una possibilità che pochi considerano è la NASPI. L’indennità per disoccupati INPS non centra nulla con la previdenza e con le pensioni, ma è innegabile vedere un collegamento tra le due cose.

Infatti, per come è strutturata la NASPI, è possibile sfruttarla come una specie di prepensionamento. La NASPI consente di godere di un sussidio quando si perde involontariamente il lavoro. Se si viene licenziati, oppure se termina un contratto di lavoro, o ancora, se per questioni inerenti il rapporto di lavoro ci si dimette per giusta causa, la NASPI è spettante. Si può percepire per un periodo di 24 mesi, o meglio, per un periodo pari alla metà delle settimane lavorate nei 4 anni precedenti.

Come sfruttare la NASPI

Massimo due anni di NASPI quindi, e perciò, se a 65 anni si perde il lavoro, una soluzione ideale per poter aspettare con calma il raggiungimento dei 67 anni.

Tuttavia, non è solo la pensione di vecchiaia che si può aspettare grazie alla disoccupazione indennizzata. Può essere il caso dei 63 anni dell’APE sociale, sempre che questa misura venga prorogata anche oltre il prossimo 31 dicembre 2022.

Con la NASPI si può percepire pure un assegno pari al 75% della retribuzione media percepita nei 48 mesi precedenti. Un importo fino a 1.300 euro al mese, che cala dopo i primi 5 mesi di fruizione in misura pari al 3% al mese.

Tra l’altro, poi, con la NASPI si ha garantita anche la copertura contributiva. Copertura che può essere ideale anche per chi vuole arrivare ai 42 anni e 10 mesi di contribuzione utili alla pensione anticipata per gli uomini o i 41 anni e 10 mesi per le donne. In pratica vengono versati anche i contributi figurativi perfettamente utili sia al diritto alla pensione che alla misura, cioè agli importi.

Aspettare i 67 anni e la pensione, quindi, può essere più facile con una misura come la disoccupazione indennizzata. Consente di preservare il reddito anche se non si trova più un lavoro.

Approfondimento

Come andare in pensione a  55 o 56 anni con 37 anni e 10 mesi di contributi

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